Investing.com - Il numero delle nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana è inaspettatamente sceso, mentre i mercati avevano previsto un leggero aumento; secondo i dati ufficiali di questo giovedì continua la ripresa del mercato del lavoro.
Nel report del Dipartimento per il Lavoro USA si legge che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 28 maggio è sceso di 1.000 unità ad un dato destagionalizzato di 267.000 dal totale della settimana precedente di 268.000 unità.
Gli analisti avevano previsto un aumento di 2.000 unità a 270.000 la scorsa settimana.
Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione risultano inferiori alle 300.000 unità da 65 settimane consecutive, segnale di un consolidamento del mercato del lavoro.
Le richieste di disoccupazione continua nella settimana terminata il 21 maggio sono scese a 2,171 milioni di unità a 2,160 milioni della settimana precedente. Il totale della settimana prima è stato rivisto al ribasso da 2,163 milioni di unità.
Gli analisti avevano previsto un calo a 2,150 milioni di unità.
La media mobile su quattro settimane è pari a 276.750 unità, con un calo di 1.750 unità rispetto al dato di 278.500 unità della settimana precedente. La media mensile è un indicatore più accurato dell’andamento del lavoro poiché riduce la volatilità dei dati settimanali.
Subito dopo il report, la coppia EUR/USD si è attestata a 1,1190 da circa 1,1181 precedente al rilascio dei dati; il cambio GBP/USD si attesta a 1,4453 da 1,4452 segnato in precedenza; mentre la coppia USD/JPY si attesta a 108,96 da 109,00 registrato prima.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 95,31 da circa 95,36 segnato prima del report.
Intanto, i futures dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura negativa. I futures Dow scendono di 27 punti, o dello 0,15%%, i futures S&P 500 sono in calo di 4 punti o dello 0,17%, mentre i futures Nasdaq 100 scendono di 6 punti o dello 0,12%.
Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro sono scambiati a 1.217,00 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.216,15 dollari prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 48,72 dollari al barile dai 48,97 dollari segnati in precedenza.