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Legge Stabilità, Squinzi: Renzi riporta fiducia ma serve sforzo in più

Pubblicato 03.11.2014, 13:40
Legge Stabilità, Squinzi: Renzi riporta fiducia ma serve sforzo in più

BRESCIA (Reuters) - La legge di Stabilità varata dal governo introduce una "significativa discontinuità" rispetto al passato e serve a riportare fiducia, secondo il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, che riconosce al premier Matteo Renzi leadership e autorevolezza.

"La Legge di Stabilità appena presentata introduce una significativa discontinuità rispetto al passato, per l'attenzione data alla competitività, con la riduzione del costo del lavoro attraverso il taglio dell'Irap e la cancellazione per tre anni dei contributi sociali sulle nuove assunzioni effettuate nel 2015", ha affermato Squinzi intervenendo all'assemblea annuale dell'Associazione degli industriali bresciani alla quale partecipa il premier.

Fuori dai cancelli si tiene la manifestazione di protesta di circa 400 operai metalmeccanici, conto la riforma del mercato del lavoro proposta dal governo.

"L'Italia sta dimostrando leadership e autorevolezza, chiedendo una stagione di investimenti, ma con serietà, nel rispetto delle regole e degli impegni presi" prosegue Squinzi sottolineando che è un "merito che va riconosciuto" al premier e al governo.

Il numero uno di Confindustria registra "con soddisfazione che si è tornati a parlare d'industria, di economie reali, di ricreare lavoro con l'industria" dopo che i problemi di competitività sono stati acuiti da politiche di finanza pubblica restrittiva e "da una stagione di scelte europee, che hanno imposto rigidità incomprensibili".

Squinzi sottolinea che la manovra annunciata dal governo non può dirsi pienamente espansiva, "ma certamente limita dosi ulteriori di restrizione della domanda. In un'economia già duramente provata come la nostra è molto".

"Il valore della manovra è (...) soprattutto fondato sulla restituzione di fiducia" prosegue il presidente di COnfindustria che non manca tuttavia di sottolineare alcune critiche: l'innalzamento retroattivo dell'aliquota Irap (abbassata dal 3,9% al 3,5% solo sei mesi fa), il rinvio sistematico a decreti attuativi "che sono il tallone d'Achille della pubblica amministrazione italiana".

"Ma il punto cruciale sono gli investimenti. Qui a nostro avviso la manovra fatica", afferma Squinzi. 

"Non pensi, signor Presidente, che non comprendiamo le difficoltà della situazione. Per questo abbiamo bisogno di utilizzare per intero le risorse a disposizione, ripristinando l'esclusione della spesa per il cofinanziamento dei fondi strutturali dal patto di stabilità delle Regioni, respingendo con fermezza le osservazioni  della Commissione europea" aggiunge Squinzi, che sottolinea anche il ruolo fondamentale delle infrastrutture e delle opere da completare e avviare. 

Sul fronte fiscale Squinzi punta invece il dito contro il tema del prelievo fiscale sui beni strumentali all'attività aziendale, come capannoni e impianti, "che noi riteniamo una scelta sbagliata".

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