Investing.com - L’indice dei prezzi al consumo (IPC) nella zona euro è salito meno del previsto ad agosto, alimentando i timori per il debole aumento dei prezzi nella regione ed aumentando la pressione sulla Banca Centrale Europea (BCE) affinché introduca maggiori stimoli, secondo i dati preliminari di questo giovedì.
Nel report dell’Eurostat si legge che l’indice dei prezzi al consumo è salito al tasso destagionalizzato dello 0,2% questo mese, contro le aspettative di un aumento dello 0,3% e dopo l’incremento dello 0,2% segnato a giugno.
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energetici, alcol e tabacco, è salito al dato destagionalizzato dello 0,8% ad agosto, deludendo le attese di restare stabile allo 0,9% registrato a luglio.
I dati peggiori del previsto rappresentano una notizia negativa per l’autorità monetaria della zona euro, dal momento che l’inflazione è ancora al di sotto dell’obiettivo del 2%.
Ora ci si aspetta che la BCE introduca nuove misure di allentamento in occasione del vertice di politica monetaria dell’8 settembre.
Dopo il report, il cambio EUR/USD si attesta a 1,1146 da 1,1148 registrato in precedenza, mentre la coppia EUR/GBP si attesta a 0,8478 da 0,8475 segnato prima.
Intanto, i mercati azionari europei sono misti. L’indice Euro Stoxx 50 sale dello 0,22%, il tedesco DAX è in calo dello 0,24%, il francese CAC 40 è in salita dello 0,38%, mentre il londinese FTSE 100 va giù dello 0,10%.