ROMA (Reuters) - La Direzione investigativa antimafia di Trapani ha sequestrato beni per oltre 450 milioni di euro a un imprenditore palermitano, come si legge in una nota.
Secondo gli inquirenti l'imprenditore Calcedonio Di Giovanni, classe 1939, "si può definire un 'imprenditore spregiudicato' la cui parabola imprenditoriale, esplosa negli anni Settanta del secolo scorso, si è indissolubilmente intrecciata con i destini delle 'famiglie' mafiose del 'mandamento' di Mazara del Vallo (TP), uno dei più attivi dell'intera organizzazione criminale (Cosa Nostra, ndr), bisognosa di reinvestire in attività lecite i proventi derivanti dalle sue lucrose attività illecite".
Il patrimonio sequestrato a Di Giovanni comprende 20 società del settore immobiliare, 547 unità immobiliari, 8 conti bancari e 12 veicoli.
L'imprenditore, che in diverse occasioni avrebbe ospitato nei suoi immobili latitanti mafiosi, secondo gli inquirenti "negli anni più recenti, attraverso artificiosi meccanismi fraudolenti, ... ha avuto accesso a rilevantissimi finanziamenti pubblici".