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Meno prestiti a famiglie e PMI , spread dei tassi in aumento

Pubblicato 14.05.2013, 17:28
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Investing.com – L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha reso noto i dati inerenti la situazione di aprile che vede un ammontare dei prestiti erogati alla clientela dalle banche operanti in Italia, assestarsi a quota 1907.5 miliardi di euro contro una raccolta da clientela di 1759.9 miliardi, con uno sbilancio quindi di 147.6 miliardi di euro.

Le sofferenze nette delle banche ammontano a 64,3 miliardi e quelle lorde a 131 miliardi con un rapporto fra sofferenze nette su impieghi totali, pari al 3.4% in aumento rispetto al 3.2% di febbraio e al 2.5% di marzo, una situazione che induce gli istituti di credito a considerare la rischiosità dei prestiti erogati come elevata.

L’allocazione di finanziamenti destinati alle famiglie e alle PMI è in ulteriore calo al -3.1% , rispetto al -2.6 do marzo, ma viene considerato in linea con l’andamento del PIL e degli investimenti.

Nel mese di aprile i tassi d’interesse sui prestiti sono in aumento ma rimangono in una fascia considerata ancora bassa, posizionandosi in media al 3.79% in leggero aumento rispetto al 3.76 di marzo ma in netto calo se confrontati con il tasso medio dell’aprile 2012 quando era oltre il 4%.

Il tasso d’interesse medio richiesto sui nuovi prestiti alle imprese si colloca al 3.65% in aumento rispetto al precedente 3.50%, quello relativo ai mutui per l’acquisto di abitazioni è del 3.74%, anch’esso in aumento rispetto al precedente 3.69%.

Rimane sotto pressione la raccolta a lungo termine che vede un calo su base mensile di 10.5 miliardi di euro o dell’8.8%, mentre rimane positiva quella su base annua che cresce dell’1.1% a marzo e del 2% ad aprile.

Sostenuto il trend dei depositi che crescono del 7.7% contro un 6.3 di marzo. Ad aprile il tasso medio sulla raccolta bancaria da clientela si è collocato al 2.01% in diminuzione rispetto al precedente 2.03%, e diminuito all’1.14%, dal precedente 1.16%, anche il tasso praticato sui depositi .

Aumenta leggermente il tasso sulle obbligazioni che passa dal precedente 3.43% al 3.45%.

Il differenziale fra i tassi medi ricevuti e quelli pagati dal sistema bancario risulta essere di 178 punti base, in aumento di 5 punti base su quelli del marzo 2013, ma 18 punti base inferiore a quello dell’aprile 2012.


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