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Migranti, Pm accusano capitano peschereccio del naufragio

Pubblicato 21.04.2015, 17:24
© Reuters. Italian coastguard personnel in protective clothing carry the body of a dead immigrant off their ship Bruno Gregoretti in Senglea

di James Mackenzie

CATANIA (Reuters) - I magistrati che indagano sul naufragio di un peschereccio nel Mediterraneo che ha provocato nel week end la morte di centinaia di migranti in parte rinchiusi nella stiva, accusano il capitano dell'imbarcazione di aver provocato l'incidente con una manovra errata al timone.

Secondo la procura, il 27enne tunisino Mohammed Ali Malek, che è stato fermato con l'accusa di naufragio, omicidio colposo plurimo e favoreggiamento all'immigrazione clandestina, avrebbe provocato una collisione con un mercantile portoghese che era giunto in soccorso dell'imbarcazione stracolma di passeggeri.

Il suo secondo, il 25enne siriano Mahmud Bikhit, è stato fermato con l'accusa di favoreggiamento all'immigrazione clandestina.

Non è stato per il momento possibile contattare i legali dei due uomini.

Solo 28 sopravvissuti sono stati sbarcati sulle coste siciliane. I soccorritori hanno recuperato dal mare 24 corpi, depositati ieri a Malta. Secondo i diversi racconti dei testimoni, le stime sui morti variano da 400 a 950, in quello che sarebbe il più grave disastro nel Mediterraneo nella crisi dei migranti. Secondo l'equipaggio del mercantile giunto in soccorso, a bordo del peschereccio c'erano 850 persone.

Il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, ha detto che lo scarso numero di sopravvissuti sarebbe dovuto al fatto che la maggior parte dei migranti era detenuta in due ponti inferiori dell'imbarcazione, con i portelloni chiusi. Anche per questo motivo è stato impossibile finora raccogliere i corpi e verificare il totale delle vittime.

La Procura non esclude l'eventuale recupero del relitto, che giace sul fondo a circa 70 miglia nautiche al largo della Libia.

Il disastro è avvenuto al culmine di settimane di incidenti in mare con diversi morti tra i migranti, in viaggio su imbarcazioni malandate salpate dalla Libia.

Finora quest'anno i morti sono circa 1.800, rispetto ai meno di 100 dello stesso periodo del 2014, nonostante la quantità di migranti fosse più o meno la stessa.

Ieri la Commissione europea ha proposto di raddoppiare la missione navale Triton, che ha preso il posto della precedente operazione italiana Mare Nostrum. Un Consiglio europeo straordinario si riunirà giovedì a Bruxelles per decidere.

Il premier Matteo Renzi, sulla sua pagina Facebook, ha scritto: "Ieri per la prima volta l'intera Europa si è mostrata attenta e solidale, con alcuni impegni concreti che proveremo a puntualizzare nelle ore che ci separano dal Consiglio Europeo".

© Reuters. Italian coastguard personnel in protective clothing carry the body of a dead immigrant off their ship Bruno Gregoretti in Senglea

Oggi, intanto, 446 migranti (tra cui 95 donne e 59 minori) sono stati soccorsi al largo delle coste calabresi da due pattugliatori della Marina, supportati da due mercantili e due motovedette delle Capitenerie di porto, come si legge in un comunicato dello Stato maggiore della difesa.

Ieri, secondo la Guardia Costiera, sono state tratte in salvo in mare 683 persone nel corso di sei diverse operazioni.

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