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Negli USA l’inflazione sale meno del previsto a giugno; sale l'IPC core

Pubblicato 15.07.2016, 14:34
© Reuters.  L’inflazione core statunitense continua a salire verso il target del 2% della Fed
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Investing.com - L’indice dei prezzi al consumo (IPC) negli USA è risultato inferiore alle aspettative a giugno, mentre l’aumento dei prezzi al consumo esclusi alimentari ed energetici ha rispettato le attese, secondo quanto emerge dai dati ufficiali di questo venerdì.

I dati hanno mostrato che negli USA i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2% a giugno, contro le previsioni di un aumento dello 0,3% e dopo l’aumento dello 0,2% di maggio.

Su base annua i prezzi al consumo sono saliti dell’1,0% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, contro le aspettative di un aumento dell’1,1% e dopo l’aumento dell’1,0% di maggio.

I prezzi al consumo esclusi alimentari ed energetici sono aumentati dello destagionalizzato 0,2% a giugno, in linea con le aspettative. A maggio era stato registrato un un aumento dello 0,2%.

L’IPC Core ha visto un aumento del 2,3% lo scorso mese, in linea con le aspettative e dopo l’aumento del 2,2% registrato a maggio.

La Federal Reserve considera i prezzi core un indicatore migliore della pressione inflazionaria a lungo termine poiché escludono le categorie volatili di alimenti ed energia. La banca centrale mira ad un’inflazione core leggermente inferiore al 2%.

Subito dopo il report, rilasciato insieme ai dati sulle vendite al dettaglio di giugno, il dollaro è salito. Il cambio EUR/USD si è attestato a 1,1117 da circa 1,1129 precedente al rilascio dei dati, la coppia GBP/USD è scambiata a 1,3336 da 1,3359, mentre il cambio USD/JPY sale a 105,95 da 105,76.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,16 da 96,04 segnato prima del report.

Intanto, i futures dei titoli azionari USA hanno segnato dei rialzi dopo i dati. I futures Dow salgono dello 0,18%, i futures S&P 500 sono in salita dello 0,20%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano +0,09%.

Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro sono scambiati a 1.330,15 dollari l’oncia troy, contro i 1.334,47 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio sale a 46,14 dollari al barile dai 45,80 dollari precedenti.

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