🧠 Copia i portafogli di investitori illustri in un solo clickCOPIALI GRATIS

Nuove partite IVA in decisa contrazione a Luglio

Pubblicato 10.09.2015, 16:49
© Reuters.  Nuove partite IVA in decisa contrazione a Luglio

Investing.com - Risulta essere in netto declino, come da dati sotto riportati, l'apertura di nuove partite IVA nel mese di Luglio 2015, la natura giuridica più frequente in assoluto rimane quella delle persone fisiche, seguita a distanza dalle società di capitali, mentre le società di persone non vanno oltre un misero 5,6% del totale.

Questi i dati statistici diffusi oggi dall'Osservatorio sulle partite IVA del MEF:

Nel mese di luglio 2015 sono state aperte 40.316 nuove partite Iva con una flessione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-6,9%). Il calo potrebbe essere stato influenzato dall’entrata in vigore delle nuove forme contrattuali previste dal “jobs act”, accompagnate dagli incentivi fiscali per le assunzioni a tempo indeterminato, che potrebbero aver favorito la costituzione di rapporti di lavoro dipendente rispetto a rapporti di lavoro autonomo con partita Iva.

La distribuzione per natura giuridica delle nuove partite Iva mostra che la quota relativa alle persone fisiche, è pari al 67,6%, le società di capitali sfiorano il 26%, le società di persone si attestano al 5,6%, mentre la percentuale dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” è pari all’1%. Rispetto a luglio 2014, si rilevano decisi decrementi di aperture per le persone fisiche (-10,9%) e le società di persone (-9,3%); per le società di capitali, invece, si registra un apprezzabile aumento (+6%), probabilmente conseguente alle recenti norme civilistiche che agevolano l’apertura di società di capitali (a responsabilità limitata).

Riguardo alla ripartizione territoriale, circa il 43% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 23,2% al Centro ed il 33,8% al Sud e nelle Isole. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente gli aumenti di aperture di partite IVA si rilevano soltanto nelle Regioni e Province autonome del Nord (Valle d’Aosta: +60%, Prov. autonoma di Bolzano: +9,4%, Prov. autonoma Trento: +8,3%), mentre le flessioni più consistenti si sono verificate al Centro-Sud: Basilicata -27,6%, Calabria -22,6% ed Umbria -17,7%.

Con riferimento alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di aperture di partite Iva (24,4% del totale), seguito dalle attività professionali (12,9%) e dalle costruzioni (8,9%). Rispetto a luglio dello scorso anno, tra i settori principali si osserva un sensibile aumento di aperture nel settore dell’istruzione (+21,1%), incrementi più contenuti si registrano nelle attività immobiliari (+6,2%) e nei servizi d’informazione (+1,3%). Le flessioni più evidenti si rilevano nella sanità (-20%), nell’agricoltura (-17,8%) e nell’edilizia (-9,3%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile, con il 62,8% delle partite Iva aperte da soggetti di sesso maschile. Il 47% delle aperture è attribuibile ai giovani fino a 35 anni e il 35% a soggetti tra 36 e 50 anni. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno tutte le classi di età accusano cali di aperture, principalmente le due estreme (fino a 35 anni: -15%, oltre i 65 anni: -16,1%).
Nello scorso mese di luglio 2.954 soggetti hanno aderito al nuovo regime forfetario, mentre 8.640 soggetti hanno aderito al regime fiscale di vantaggio1. Complessivamente, tali adesioni rappresentano il 28,8% del totale delle nuove aperture. La possibilità di opzione tra i due regimi è stata prevista dal decreto “milleproroghe” (DL 192/2014) ed è valida solo per l’anno in corso, in considerazione della circostanza che da gennaio 2016 resterà in vigore solo il regime forfetario.

Fonte: MEF, Dipartimento delle Finanze

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.