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Pil conferma recessione tecnica nell’ultimo trimestre 2018. Dato rivisto

Pubblicato 05.03.2019, 10:10
Aggiornato 05.03.2019, 10:10
© Reuters.  Pil conferma recessione tecnica nell’ultimo trimestre 2018. Dato rivisto

A cura di Mauro Speranza

Investing.com - I nuovi dati diffusi oggi dall’istat confermano l’andamento lento dell’economia italiana con il paese che resta in piena "recessione tecnica". Secondo quanto comunicato dall’Istat, infatti, “nel quarto trimestre del 2018 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e ha segnato una variazione nulla nei confronti del quarto trimestre del 2017”.

Si tratta della lettura finale da parte dell'Istat. Nella stima preliminare, diffusa a fine gennaio, si era rilevato un calo dello 0,2% su base trimestrale e un aumento dello 0,1% su base annua. L'istituto aggiunge che il quarto trimestre del 2018 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2017.

Migliore, invece, il dato sul’indice dei direttori degli acquisti del settore servizi, con un 50,4 che risulta superiore alle previsioni degli analisti (49,4).

Sempre dal fronte macro, oggi si attende il dato sulle vendite al dettaglio nell’Unione europea relativamente al mese di gennaio.

Il debole dato sulla crescita italiana, seguito alla revisione al ribasso del Pil cinese, non hano avuto grosse conseguenze sui mercati che proseguono sopra la parità. Il Ftse Mib aggiunge lo 0,29%, seguito sulla stessa scia dal Dax (+0,17%), l’Ibex 35 (+0,34%), il Ftse 100 (+0,26%) e il Cac 40 (+0,14%).

In calo lo spread che scende a quota 251, mentre l’euro resta debole verso il dollaro a quota 1,133.

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A Piazza Affari proseguono i cali di Amplifon (MI:AMPF), Moncler (MI:MONC) e Saras (MI:SRS) dopo il rilascio dei dati sugli utili. Finisce il rally, invece, per OVS (MI:OVS) che cede oltre il 2% dopo il +12% della seduta di ieri.

Corre Telecom Italia (MI:TLIT) dopo che il quotidiano La Stampa scrive che Cdp potrebbe aumentare la propria quota fino al 10% entro il 20 marzo. Inoltre, Cdp potrebbe appoggiare il piano industriale dell’ad Luigi Gubitosi insieme al fondo Elliott nel corso dell’assemblea che si svolgerà il 29 marzo.

Positivo anche il settore bancario con il FTSE Italia All Share Banks che cresce dello 0,80%, guidato da Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) (+1,23%), Bper Banca (MI:EMII), Banca Generali (MI:GASI), Unicredit (MI:CRDI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP), tutte intorno all’1%.

Giornata di delisting, infine, con Parmalat SpA (MI:PLT) e Luxottica (MI:LUX) che lasciano Piazza Affari, quest’ultima prosegue come EssilorLuxottica (MI:ESSI) dopo l’accorpamento con Essilor.

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