Investing.com - L’indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti è salito più del previsto a maggio, pesando sull’obiettivo di stabilità dei prezzi della Federal Reserve, secondo i dati ufficiali di questo mercoledì.
I prezzi alla produzione sono saliti al tasso destagionalizzato dello 0,4% il mese scorso, secondo il Dipartimento per il Commercio, rispetto allo 0,1% previsto per restare al livello registrato ad aprile.
L’indice dei prezzi alla produzione è sceso dello 0,1% rispetto allo scorso anno, in linea con le attese, rispetto alla lettura invariata del mese precedente. Si tratta del primo calo annuo da ottobre, segnale che l’inflazione potrebbe non salire.
L’indice dei prezzi alla produzione core, che esclude alimenti ed energetici, è salito dello 0,3% il mese scorso, più dello 0,1% previsto che sarebbe stato in linea con la lettura di aprile.
I prezzi alla produzione core sono aumentati al tasso annuo dell’1,2% il mese scorso, più dell’1,0% previsto e contro lo 0,9% del mese prima.
I prezzi core sono considerati dalla Federal Reserve un indicatore migliore delle pressioni inflazionarie a lungo termine, poiché sono escluse le categorie volatili di alimenti ed energia.
Dopo il report, pubblicato insieme all’indice manifatturiero NY Empire State, il cambio EUR/USD si è attestato a 1,1235 da circa 1,1231, la coppia GBP/USD è scambiata a 1,4187 da 1,4197, mentre il cambio USD/JPY scende a 106,15 da 106,17.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 94,82 da 94,84 segnato prima del report.
Intanto, i futures dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo. I futures Dow salgono di 47 punti, o dello 0,27%, i futures S&P 500 sono in salita di 5 punti, o dello 0,23%, mentre i futures Nasdaq 100 vanno su di 10 punti, o dello 0,23%.
Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro sono scambiati a 1.285,35 dollari l’oncia troy, contro i 1.284,65 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio sale a 47,95 dollari al barile dai 47,92 dollari precedenti.