Investing.com – L’euro è in salita contro il dollaro USA questo mercoledì, in seguito alla rielezione del Presidente Barack Obama alla Casa Bianca, che ha rafforzato le aspettative che la politica di allentamento quantitativo della Federal Reserve resterà in piedi.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2875, il massimo dall’11 novembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,2863, in salita dello 0,39%.
Supporto a 1,2762, minimo di martedì e resistenza a 1,2949, massimo dell’11 novembre.
Il Presidente Barack Obama ha sconfitto lo sfindante Repubblicano assicurandosi i 270 voti dei collegi elettorali necessari a vincere la sfida.
Gli investitori sono inoltre preoccupati dallo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 500 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio – a meno che non si intervenga prima - e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
La salita del’euro resterà tuttavia limitata dall’attesa de voto del Parlamento greco nel corso della giornata, riguardo le misure di austerity vincolate al rilascio della prossima tranche di aiuti ad Atene.
L’euro è salito contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,15% a 0,8022, ed EUR/JPY in salita dello 0,23% a 103,20.
Nel corso della giornata la zona euro pubblicherà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, mentre la Germania produrrà i dati sulla produzione industriale.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2875, il massimo dall’11 novembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,2863, in salita dello 0,39%.
Supporto a 1,2762, minimo di martedì e resistenza a 1,2949, massimo dell’11 novembre.
Il Presidente Barack Obama ha sconfitto lo sfindante Repubblicano assicurandosi i 270 voti dei collegi elettorali necessari a vincere la sfida.
Gli investitori sono inoltre preoccupati dallo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 500 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio – a meno che non si intervenga prima - e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
La salita del’euro resterà tuttavia limitata dall’attesa de voto del Parlamento greco nel corso della giornata, riguardo le misure di austerity vincolate al rilascio della prossima tranche di aiuti ad Atene.
L’euro è salito contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,15% a 0,8022, ed EUR/JPY in salita dello 0,23% a 103,20.
Nel corso della giornata la zona euro pubblicherà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, mentre la Germania produrrà i dati sulla produzione industriale.