Investing.com - Il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana è inaspettatamente sceso, restando ad un livello che indica un consolidamento del mercato del lavoro, secondo i dati ufficiali rilasciati questo giovedì.
Nel report del Dipartimento per il Lavoro USA si legge che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata l’1 ottobre è sceso di 5.000 unità ad un dato destagionalizzato di 249.000 unità dal totale della settimana precedente di 254.000 unità, poco ad di sopra del minimo di 40 anni toccato nuovamente ad aprile (248.000). Gli analisti avevano previsto un aumento di 3.000 unità a 257.000 la scorsa settimana.
Le richieste di sussidio di disoccupazione sotto il livello dei 300.000 sono solitamente associate con un mercato del lavoro più stabile.
Le richieste di disoccupazione continua nella settimana terminata il 24 settembre sono scese a 2,058 milioni dai 2,064 milioni della settimana precedente.
Gli analisti avevano previsto un aumento a 2,090 milioni di unità.
La media mobile su quattro settimane è pari a 253.500 unità, in calo di 2.500 unità rispetto al totale della settimana precedente di 256.000.
La media mensile è un indicatore più accurato dell’andamento del lavoro poiché riduce la volatilità dei dati settimanali.
Immediatamente dopo il report, il dollaro è salito al massimo di due mesi. Il cambio EUR/USD è scambiato a 1,1179 da 1,1184 prima del rilascio dei dati, la coppia GBP/USD si attesta a 1,2641 dal precedente 1.2644 , mentre il cambio USD/JPY si attesta a 103,89 da 103,77.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,44 rispetto a 96,43 segnato prima del report.
Intanto, i titoli azionari USA puntano ad un’apertura leggermente il calo. I futures Dow scendono di 26 punti, o dello 0,14%, i futures S&P 500 cedono 4 punti, o lo 0,17%, mentre i futures Nasdaq 100 legati al settore tech cedono 8 punti, o lo 0,16%.
Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro sono scambiati a 1.262,05 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.266,00 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio si attesta a 50,16 dollari al barile dai 50,07 dollari registrati prima della pubblicazione del report.