WASHINGTON (Reuters) - Nel mese di luglio la crescita dell'occupazione statunitense è rallentata e i salari sono aumentati moderatamente, fattori che -- sommati all'escalation delle tensioni commerciali tra Usa e a Cina -- potrebbero fornire alla Fed ragioni sufficienti per tagliare nuovamente i tassi di interesse il mese prossimo.
I dati del Dipartimento del Lavoro sull'occupazione mensile sono stati diffusi il giorno dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato dazi aggiuntivi del 10% su importazioni cinesi del valore di 300 miliardi di dollari a partire dal primo settembre, una mossa che ha portato i mercati finanziari a prezzare quasi pienamente un taglio dei tassi a settembre.
Mercoledì la banca centrale americana ha tagliato per la prima volta dal 2008 il suo tasso di interesse a breve termine. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha descritto il tanto atteso allentamento di 25 punti base come assicurazione contro i rischi al ribasso per la decennale espansione economica, la più lunga della storia, dalle tensioni commerciali e dal rallentamento della crescita globale.
Gli occupati non agricoli sono aumentati di 164.000 unità il mese scorso, secondo i dati del governo. L'economia ha creato 41.000 posti di lavoro in meno a maggio e giugno rispetto a quanto precedentemente comunicato. Gli aumenti della forza lavoro di luglio sono risultati in linea con le aspettative degli economisti. La settimana lavorativa media è scesa al livello più basso in quasi due anni.