Borsa Milano vicina alla parità, attesa per asta Bce

MILANO, 30 giugno (Reuters) - Mattina all'insegna della volatilità per Piazza Affari, che dopo aver tentato un timido rialzo è tornata a ondeggiare intorno alla parità, con gli investitori che attendono l'asta della Bce di pronti contro termine a tre mesi prevista per le 11.

"La volatilità è aumentata ancora" spiega un trader, sottolineando come "l'attenzione del mercato è rivolta all'asta della Bce delle 11, che potrebbe dare una direzione ai listini".

L'asta a tre mesi, aggiunge, darà la misura di quanto il sistema bancario della zona euro è ancora dipendente da Francoforte. I titoli bancari, dopo il crollo di ieri sui timori per un'eventuale crisi di liquidità contestuale alla restituzione di 442 miliardi di euro alla Bce, stanno recuperando un po' di terreno. La Bce da tempo ha annunciato operazioni-cuscinetto in coincidenza con il rientro del repo a un anno.

Intorno alle 10,50 il FTSE Mib <.FTMIB> cede lo 0,04%%, dopo che ieri aveva lasciato sul terreno il 4,4%. L'Allshare <.FTITLMS> perde lo 0,03%, mentre il Mid Cap <.FTITMC> sale dello 0,3%. Volumi per un controvalore di 790 milioni.

* I bancari recuperano dai minimi senza brillare, con l'eccezione di MONTEPASCHI che cede l'1,1%. In deciso rialzo invece BANCO POPOLARE , che guida il settore avanzando dell'1,1%. UNICREDIT e INTESA viaggiano poco sopra la parità.

* Guadagnano oltre il 2% AUTOGRILL , CIR e EXOR .

* In fondo al listino, con perdite superiori al punto percentuale, ci sono TELECOM ITALIA e UNIPOL .

* AMPLIFON sale di circa il 2,8%. Jefferies ha avviato la copertura del titolo con buy.

* SOPAF guadagna circa lo 0,6%. Secondo Il Sole 24 Ore, la partecipata Sino ha individuato una ricca vena nel bacino di Ordos in Cina.

* MONTEFIBRE sale del 3,3%. L'assemblea ha deliberato di coprire integralmente le perdite emergenti dall'esercizio 2009 e quelle derivanti dagli esercizi precedenti, per un totale di 107 milioni.