Investing.com - I futures del greggio Brent precipitano minimo di 13 mesi questo mercoledì, per via dell’aumento delle scorte globali, nonostante gli scontri in Ucraina e in Medio Oriente.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a settembre è salito dello 0,36%, o di 37 centesimi, a 102,65 dollari al barile, nella mattinata degli scambi europei.
Il contratto di settembre ha toccato il minimo della seduta di 102,37 dollari al barile stamane, il minimo dal 1° luglio 2013.
Il contratto di ottobre più attivamente scambiato è sceso dello 0,29% o di 30 centesimi, a 103,59 dollari al barile.
Nel report mensile di luglio sul mercato del petrolio rilasciato martedì la International Energy Agency ha ridotto le previsioni per la domanda globale sia per il 2014 che per il 2015, ed ha dichiarato che i mercati resteranno ben forniti nonostante i conflitti armati in corso in Libia, Iraq e Ucraina.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a settembre è salito dello 0,05%, o di 4 centesimi, a 97,42 dollari al barile.
I traders attendono inoltre gli importanti dati settimanali sulle scorte USA per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.
Il report governativo di oggi dovrebbe mostrare che le scorte di greggio USA sono diminuite di 2,0 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte di benzina dovrebbero essere scese di 1,1 milioni di barili.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute, ha dichiarato che le scorte di greggio USA sono diminuite di 229.000 barili nella settimana terminata l’8 agosto, rispetto al previsto calo di 2,0 milioni di barili.
Il report ha mostrato inoltre che le scorte di benzina sono aumentate di 2,7 milioni di barili, mentre le scorte di prodotti raffinati sono scese di 2,6 milioni di barili.