Investing.com - Ecco le cinque notizie principali da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 17 febbraio:
1. Il prezzo del greggio schizza in vista delle trattative dell’OPEC con l’Iran
Il Ministro per l’energia del Qatar e l’attuale Presidente dell’OPEC Mohammed al-Sada, insieme al ministro del Petrolio venezuelano Eulogio Del Pino e quello iracheno Adel Abdel Mahdi incontreranno il loro omologo iraniano Bijan Zanganeh a Tehran per tentare di raggiungere un accordo per la riduzione della produzione in modo da supportare il prezzo.
Il vertice è previsto alle 10:30 GMT, o alle 5:30 ET.
La Russia e l’Arabia Saudita, i principali produttori, ieri hanno deciso di congelare la produzione ai livelli di gennaio, se gli altri esportatori faranno altrettanto, ma non hanno parlato di un taglio della produzione.
L’Iran ha avvisato che manterrà la propria posizione nelle trattative con gli altri produttori sulla riduzione della produzione, dichiarando che continuerà ad aumentare la produzione fino ai livelli precedenti alle sanzioni internazionali.
Il greggio USA balza di 61 centesimi, o del 2,08% a 29,65 dollari al barile alle 11:25 GMT, o alle 6:25 ET, mentre il Brent segna un’impennata di 75 centesimi, o del 2,32% a 32,93 dollari.
2. Gli investitori attendono i verbali della Fed ed i dati USA
Gli investitori attendono i verbali del vertice di gennaio della Federal Reserve, previsti alle 19:00 GMT, o alle 14:00 ET per avere maggiori indicazioni sulla possibilità che la banca centrale USA alzi i tassi di interesse.
In occasione del vertice del 27 gennaio, la Fed ha mantenuto i tassi di interesse invariati ed ha reso noto che sta “seguendo da vicino” gli sviluppi economici e finanziari globali.
La Presidente della Fed Janet Yellen la scorsa settimana ha dichiarato che le condizioni finanziarie non stanno supportando la crescita dal momento che gli sviluppi esteri costituiscono dei rischi per le previsioni economiche; tuttavia la Yellen ha ribadito che la moderata crescita nella nazione potrebbe giustificare “modifiche graduali” alla politica monetaria della Fed.
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sui prezzi alla produzione, le nuove costruzioni e le concessioni edilizie alle 13:30 GMT, o alle 8:30 ET, seguiti dal report sulla produzione industriale alle 14:15 GMT, o alle 9:15 ET.
3. Titoli azionari globali al rialzo sulla scia dell’aumento del prezzo del greggio
In Asia, l’indice Shanghai Composite schizza dell’1,1%, mentre i mercati in Giappone ed Australia hanno chiuso al ribasso una seduta altalenante, nonostante Wall Street abbia chiuso al rialzo.
Intanto, le borse europee sono positive, con l’indice blue chip della regione supportato dai rialzi del settore delle materie prime e di quello bancario.
Dall’altra parte dell’Atlantico, Wall Street punta ad un’apertura al rialzo, con i futures Dow su di 100 punti, mentre gli investitori attendono i verbali del vertice di gennaio della Federal Reserve ed il greggio riprende a salire.
4. La crescita degli stipendi britannici rallenta al minimo di 10 anni
Secondo i dati ufficiali di questa mattina, la crescita degli stipendi nel Regno Unito è scesa al minimo di 10 anni nell’ultimo trimestre del 2015, alimentando le aspettative che la Banca d’Inghilterra mantenga i tassi invariati per un periodo più lungo.
La crescita annua degli stipendi è scesa come previsto all’1,9%, il minimo da febbraio, dal 2,1% del trimestre terminato a novembre, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico.
Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 5,1% nell’ultimo trimestre del 2015, confermando la lettura di novembre, il minimo da metà 2005.
5. Ottima performance del settore minerario europeo
Glencore (L:GLEN) schizza del 10% a Londra dopo che il gigante del settore minerario ha annunciato un rifinanziamento anticipato di 8,45 miliardi di dollari. La decisione implica che la compagnia elvetica non avrà rifinanziamenti fino al maggio del 2018.
Intanto, Anglo American (L:AAL) schizza del 9% a Londra dopo che Credit Suisse (VX:CSGN) ha alzato l’obiettivo del prezzo del produttore di platino e rame per via dei forti tagli dei costi. Ieri, la compagnia mineraria ha dichiarato di voler aumentare le vendite di asset dopo aver riportato una perdita maggiore per il 2015.