Ecco le cinque notizie principali da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 8 luglio:
1. Occhi puntati sull’occupazione USA
Dopo che il report di maggio ha mostrato la minore creazione di posti di lavoro dal settembre 2010, i mercati attendono di vedere se si sia trattato solo di dati transitori; alle 12:30GMT, o 8:30AM ET saranno rilasciati i dati di giugno.
Si prevede che il tasso di disoccupazione salga al 4,8%, nonostante la creazione di 175.000 posti di lavoro nel settore non agricolo (NFPs). Per quanto riguarda la retribuzione oraria media si prevede un aumento dello 0,2%.
2. Anche la Fed attende i dati sull’occupazione non agricola
Il report sull’occupazione nel mese di giugno sarà un fattore determinante per la normalizzazione della politica monetaria della Federal Reserve, soprattutto perché i dati deboli di maggio sono stati tra le ragioni principali per cui l’autorità monetaria statunitense ha optato per lasciare invariati i tassi a giugno.
Martedì, i futures dei fondi Fed avevano dato al 96,4% di probabilità la decisione di mantenere i tassi invariati durante il vertice del 26-27 luglio, mentre la probabilità di un taglio di 25 punti base era al 3,6%.
Secondo lo stumento FedWatch Tool del Gruppo CME, i mercati non prevedono inasprimenti di politica monetaria prima del 2017 inoltrato.
3. La Brexit comincia ad andare in secondo piano in attesa dei dati sull’occupazione USA
La decisione shock del Regno Unito di abbandonare l’Unione Europea (UE), meglio nota come Brexit, ha focalizzato l’attenzione degli investitori nelle ultime settimane; i traders hanno cercato di valutare l’impatto della Brexit sull’economia globale.
Moody’s quest’oggi ha deciso di intervenire e rivedere al ribasso le previsioni di crescita dell’economia britannica all’1,5% nel 2016 ed all’ 1,2% nel 2017, rispettivamente dall’1,8% e dal 2,1%. Una delle motivazioni dell’agenzia di rating è stato il duro colpo alla fiducia che potrebbe intaccare la crescita economica.
Infatti, il report overnight di GfK sul sentimento dopo il voto ha mostrato che la fiducia delle imprese britanniche è crollata di otto punti a -9. Si è trattato del maggiore calo degli ultimi 21 anni.
4. Borse globali miste in attesa dei dati sull’occupazione USA
I titoli delle principali piazze mondiali sono in attesa del report sull’occupazione statunitense.
Negative le borse asiatiche, con l’indice nipponico Nikkei che risente del cambio USD/JPY piuttosto debole.
Le borse europee hanno registrato un’apertura da stabili a positiva, ma nella tarda mattinata il FTSE 100 di Londra ha invertito la rotta.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura stabile, con gli operatori che attendono i dati sull’occupazione USA prima di iniziare le loro operazioni di trading. Nello specifico, alle 8:59AM GMT, o 4:59AM ET, i futures Dow blue-chip sono saliti di 11 punti, o dello 0,06%, i futures S&P 500 sono saliti di 1 punto o dello 0,06%, mentre i futures Nasdaq 100 registrano un calo di 1 punto, o dello 0,02%.
5. Il greggio si stacca dal minimo di due mesi; si avvia a chiudere con il maggiore calo settimanale degli ultimi 5 mesi.
Il prezzo del greggio rimbalza questo venerdì, dopo il calo del 5% registrato dopo i dati sulle scorte dei giorni scorsi che hanno mostrato un calo minore del previsto. L’oro nero si avvia a chiudere con un calo di circa il 7%, il maggiore calo settimanale degli ultimi 5 mesi.
Restano al centro dell’attenzione anche i segnali di ripresa delle attività estrattive statunitensi. Si attendono nel corso della giornata i dati di Baker Hughes sul numero degli impianti di estrazione attivi negli USA.
Il numero degli impianti di estrazione negli Stati Uniti è salito di 11 unità la scorsa settimana, a 341, segnando il quarto aumento nelle ultime 5 settimane e alimentando i timori per i livelli delle scorte.
I futures del greggio USA sono saliti dello 0,08% a 45,50 dollari alle 9:01 GMT o alle 5:01 ET, mentre il greggio Brent ha segnato un aumento dello 0,58% a 46,66 dollari.