Investing.com - Nella settimana ormai alle porte, l’attenzione degli investitori sarà rivolta ai verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve, in programma per mercoledì, per avere maggiori indicazioni sulla possibilità che la banca centrale alzi i tassi di interesse quest’anno.
I traders seguiranno inoltre i dati sull’inflazione USA per avere ulteriori informazioni sulla forza dell’economia.
La Cina pubblicherà gli attesissimi dati sul commercio e l’inflazione ed i mercati della nazione riapriranno domani dopo la vacanza per il Capodanno Lunare.
I riflettori saranno puntati inoltre sulla crescita economica giapponese del quarto trimestre.
1. I verbali del vertice del FOMC
Gli investitori attendono i verbali del vertice di politica economica di gennaio della Federal Reserve, previsti mercoledì alle 19:00 GMT, o alle 14:00 ET.
In occasione del vertice del 27 gennaio la Fed ha mantenuto i tassi invariati, come previsto, ed ha spiegato che “seguirà da vicino” gli sviluppi economici e finanziari globali.
La scorsa settimana la Presidente della Fed Janet Yellen ha dichiarato che le condizioni finanziarie non stanno supportando la crescita dal momento che gli sviluppi esteri costituiscono dei rischi per le previsioni economiche; tuttavia la Yellen ha ribadito che la moderata crescita nella nazione potrebbe giustificare “modifiche graduali” alla politica monetaria della Fed.
2. I dati sull’inflazione USA per il mese di gennaio
Il Dipartimento per il Commercio pubblicherà i dati sull’inflazione per il mese di gennaio alle 13:30 GMT, o alle 8:30 ET di venerdì. Si prevede un calo dello 0,1% dei prezzi al consumo per il mese scorso, mentre l’inflazione core dovrebbe essere aumentata dello 0,2%.
Gli Stati Uniti rilasceranno inoltre i dati sulle concessioni edilizie, le nuove costruzioni e l’indice dei prezzi alla produzione mercoledì, seguiti dai dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e l’attività manifatturiera nella regione di Philadelphia giovedì.
3. Dati commerciali cinesi
La Cina rilascerà i dati commerciali per il mese di gennaio intorno alle 3:00 GMT di domani, o alle 22:00 EST di oggi. Il report dovrebbe mostrare un calo del surplus commerciale a 58,9 miliardi di dollari il mese scorso dai 60,1 miliardi di dicembre.
Le esportazioni cinesi per gennaio dovrebbero essere scese dell’1,9% rispetto all’anno precedente, dopo il calo dell’1,4% del mese prima, mentre le importazioni dovrebbero essere diminuite dello 0,8% dopo il crollo del 7,6% di dicembre.
Giovedì la Cina pubblicherà i report sull’indice dei prezzi al consumo e sull’indice dei prezzi alla produzione per gennaio. I prezzi al consumo dovrebbero essere saliti dell’1,9% il mese scorso, rispetto alla lettura dell’1,6% di dicembre, mentre i prezzi alla produzione dovrebbero essere crollati del 5,4%, segnando un calo per il quarantacinquesimo mese consecutivo.
4. Il PIL del quarto trimestre in Giappone
Il Giappone pubblicherà i dati sulla crescita economica del quarto trimestre alle 23:50 GMT di oggi, o alle 6:50 ET. Il report dovrebbe mostrare che l’economia nipponica è scesa dello 0,3% nell’ultimo trimestre dell’anno, alimentando la pressione sui policy maker affinché supportino la terza economia mondiale.
5. Dati britannici sull’inflazione, l’occupazione e le vendite al dettaglio
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico rilascerà i dati sull’indice dei prezzi al consumo per il mese di gennaio alle 9:30 GMT, o alle 4:30 ET di martedì. Gli analisti prevedono un aumento dello 0,3% dell’indice, dopo l’incremento dello 0,2% del mese precedente.
Il report sull’occupazione britannica per il mese di dicembre sarà pubblicato alle 9:30 GMT, o alle 4:30 ET di mercoledì. Il tasso di disoccupazione è sceso al minimo dal 2006 a novembre, alimentando l’ottimismo per lo stato di salute del mercato del lavoro.
Venerdì, l’ONS rilascerà il report sulle vendite al dettaglio per il mese di gennaio alle 9:30 GMT, o alle 4:30 ET, report che fornirà maggiori indicazioni sulla forza dell’economia e sulla tempistica di un aumento dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra.
Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della BoE sono state rinviate alla fine del 2016 dopo i recenti dati più deboli del previsto ed in un clima di incertezza legato al referendum con cui il Regno Unito sceglierà se restare o meno nell’Unione Europea.
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