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Commissione conferma: “giustificata la procedura di infrazione a Italia”

Pubblicato 05.06.2019, 12:49
© Reuters.  Commissione conferma: “proposta procedura di infrazione per Italia”
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Di Mauro Speranza

Investing.com - Arrivata la conferma ufficiale da parte della Commissione europea. “La regola del debito non è stata rispettata” dall’Italia, pertanto è “giustificata” la procedura per il debito eccessivo per l’Italia, scrive la Commissione nel rapporto sull’Italia.

L'Italia non ha rispettato la regola europea sul debito "nel 2018, nel 2019 e non lo farà nel 2020", ha scritto la Commissione nel rapporto, confermando le anticipazioni dei mass media.

Secondo Bruxelles, i deboli dati economici italiani spiegano "solo in parte l'ampio gap" nel rispetto della regola, e la "retromarcia" su alcune riforme pro-crescita del passato, come quella delle pensioni, e il deficit proiettato oltre il 3% nel 2020, rappresentano "fattori aggravanti".

Seppure "la procedura risulta giustificata", spiegano dalla Commissione, "non stiamo aprendo la procedura oggi", in quanto "prima devono esprimersi gli Stati membri": ha detto il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, ricordando che la questione va al di là della procedura, perché "la crescita è quasi al palo".

Dombrovkis aggiunge che le decisioni del governo di Giuseppe Conte hanno provocato danni all'economia italiana, a causa delle misure adottate nel corso dell'ultimo anno, pertanto la decisione "va ben aldilà della procedura. Quando guardiamo all'economia italiano vediamo i danni che stanno facendo le recenti scelte politiche".

Rimangono le preoccupazioni per il debito italiano quale "grande fonte di vulnerabilità per l'economia", continua il rapporto, "le nuove misure e il trend demografico avverso capovolgono in parte gli effetti positivi delle riforme pensionistiche del passato e indeboliscono la sostenibilità a lungo termine" delle finanze, danneggiata anche dall' "aumento dei tassi d'interesse dei titoli di Stato osservato nel 2018 e 2019".

Alla notizia, il Ftse Mib peggiora e cede lo 0,80%, mentre l'euro ferma la sua crescita verso il dollaro e torna a 1,1261. Schizza anche lo spread che supera quota 280 punti.

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