ATENE (Reuters) - I creditori internazionali della Grecia Ue e Fondo monetario internazionale non dovrebbero pretendere da Atene nuove misure di austerità al termine dell'attuale programma degli aiuti, in scadenza nel 2018, e nell'ambito del 'bailout' il Fondo dovrebbe scegliere esattamente quale ruolo sostenere.
Lo dice il portavoce del governo ellenico Dimitris Tzanakopoulos, che definisce un "grande successo" l'esito dell'Eurogruppo di ieri.
Atene proseguirà nel percorso di riduzione dell'avanzo primario quando il programma si chiuderà e vorrebbe che la Bce iniziasse entro il primo trimestre dell'anno prossimo a sottoscrivere anche governativi greci con gli acquisti Qe.