Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 21 dicembre:
1. Riflettori sulla conferma della crescita del 3,3%
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati finali sulla crescita economica del terzo trimestre alle 8:30 ET (13:30 GMT).
I dati dovrebbero confermare una crescita economica del 3,3% nel trimestre terminato il 30 settembre, invariata rispetto alla stima preliminare. Nel secondo trimestre l’economia è cresciuta del 3,1%.
Bisogna ricordare che si tratta della terza lettura relativa al periodo che va da luglio a settembre. Tuttavia, i dati riflettono come è andata l’economia sotto il governo Trump.
La stima del PIL del quarto trimestre non sarà rilasciata prima del 2 gennaio ed i mercati si stanno già aspettando delle conseguenze derivanti dalla riforma fiscale appena approvata il cui impatto si vedrà l’anno prossimo.
2. Il dollaro resta vicino al minimo di due settimane e mezzo in attesa dei dati
Il dollaro resta stabile vicino al minimo di due settimane e mezzo contro le altre principali valute questo giovedì, l’ottimismo per la riforma fiscale USA continua a ridimensionarsi in vista delle feste di Natale.
Gli investitori del biglietto verde restano cauti in attesa della raffica di dati prevista nel corso della giornata.
Oltre alla revisione del PIL, sono attesi infatti anche i dati settimanali sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e l’indice Philly Fed sul settore manifatturiero relativo a dicembre, alle 8:30 ET (13:30 GMT).
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è invariato a 92,94 alle 6:35 ET (11:35 GMT).
3. La BoJ conferma la politica, Kuroda esclude un’uscita anticipata
La Banca del Giappone ha lasciato invariata la politica monetaria come previsto questa mattina ed il governatore Haruhiko Kuroda ha affermato che i soli miglioramenti economici non comporteranno una riduzione dello stimolo, rassicurando i mercati sul fatto che il paese resterà indietro rispetto alle controparti d’oltreoceano per quanto riguarda la chiusura dell’allentamento da crisi.
Con un voto di 8 a 1, la BoJ ha confermato l’obiettivo del tasso di interesse a breve termine a -0,1% e l’obiettivo del rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni vicino allo 0%, chiudendo un anno in cui la banca centrale non ha apportato modifiche alla politica monetaria.
“Il nostro obiettivo principale è raggiungere l’obiettivo di inflazione al 2% il prima possibile”, ha affermato Kuroda durante la conferenza stampa. “Non alzeremo i tassi di interesse solo perché l’economia sta migliorando”.
4. Le borse globali si preparano alle feste
Le borse globali sembrano rimaste impassibili alla notizia dell’approvazione della riforma fiscale USA; con gli investitori che iniziano a ridurre l’attività in vista delle feste di Natale e Capodanno.
Le borse europee sono miste, l’attenzione dei mercati è rivolta alle elezioni in Catalogna, mentre gli investitori assimilano l’approvazione della riforma fiscale statunitense. L’indice di riferimento Euro Stoxx 50 sale dello 0,05% alle 6:36 ET (11:36 GMT).
I mercati azionari asiatici hanno chiuso misti. In Cina, l’indice Shanghai Composite ha chiuso la giornata su dello 0,38%, mentre l’indice nipponico Nikkei 225 ha chiuso a -0,11%.
Invariata anche l’apertura di Wall Street, con gli scambi sempre più ridotti mentre le vacanze sono alle porte. Alle 6:35 ET (11:35 GMT) i future Dow blue chip salgono di 25 punti, o dello 0,10%, i future S&P 500 vanno su di 5 punti, o dello 0,17% mentre i future Nasdaq 100 salgono di 5 punti, o dello 0,07%.
5. Occhi puntati sulle elezioni catalane in Spagna
I mercati azionari europei e l’euro sono relativamente calmi questo giovedì, con gli investitori che seguono gli sviluppi in Spagna.
In Catalogna è infatti in corso un’elezione, diventata di fatto un referendum sul movimento indipendentista.
Il movimento secessionista è significativamente diminuito ma le previsioni sulle elezioni regionali sono tutt’altro che certe, con le grandi fazioni divise tra il restare in Spagna o uscirne che si affrontano in un testa a testa.
Se i partiti pro-indipendenza dovessero vincere, si aprirebbe la strada a futuri movimenti per l’indipendenza catalana.
L’Ibex 35, l’indice di riferimento spagnolo, sembra non tenerne conto ed è scambiato pressoché invariato insieme agli altri indici nella zona euro. Anche l’euro è stabile contro il dollaro.