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Le cinque cose da seguire sui mercati questo giovedì

Pubblicato 18.10.2018, 11:57
Aggiornato 18.10.2018, 12:14
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo giovedì

© Reuters. Le cinque cose da seguire sui mercati questo giovedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 18 ottobre:

1. La Fed procederà con gli aumenti dei tassi; attesi dati sulla disoccupazione e report della Philly Fed

I mercati continuano ad assimilare i verbali dell’ultimo vertice della Federal Reserve in attesa dei dati sul mercato del lavoro USA e di un sondaggio regionale sul settore manifatturiero in programma per oggi.

Dai verbali della Fed è emerso che i policymaker sono stati dubbiosi circa il futuro dell’economia ma unanimi per quanto riguarda la necessità di alzare i tassi a settembre ed hanno previsto di procedere col piano di alzare i tassi di interesse in modo graduale, intervenendo ancora una volta quest’anno e forse altre tre volte nel 2019.

Tra i dati economici USA di questo giovedì, sono attesi quelli sulle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione alle 8:30 ET (12:30 GMT).

Gli economisti prevedono che le nuove richieste di sussidio siano scese a 211.000 unità dalle precedenti 214.000.

I dati sull’occupazione sono stati buoni ultimamente, con il report JOLTs della scorsa settimana che ha rivelato un livello record di posti di lavoro disponibili.

Alla stessa ora sarà pubblicato l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia. L’attività manifatturiera dovrebbe essere scesa a 19,7 ad ottobre.

2. Attesi gli utili di Travelers con la stagione degli utili che entra nel vivo

La stagione degli utili resta al centro della scena, con circa il 10% delle compagnie dell’indice S&P che hanno pubblicato i risultati del terzo trimestre.

Alla chiusura di ieri, 54 compagnie dell’indice S&P hanno pubblicato i risultati: l’81% di esse ha battuto le stime sui profitti con una crescita del 26,1% e il 68% ha superato le stime sulle vendite con una crescita del 7,9%, secondo The Earnings Scout.

Il componente dell’indice Dow Travelers (NYSE:TRV) sarà sotto i riflettori nella seduta odierna e prima della campanella di apertura saranno pubblicati i report di Blackstone (NYSE:BX), Bank of NY Mellon (NYSE:BK), Philip Morris (NYSE:PM), PPG Industries (NYSE:PPG) e Nucor (NYSE:NUE).

Dopo la chiusura, sono previsti i report di American Express (NYSE:AXP), PayPal (NASDAQ:PYPL), E-Trade (NASDAQ:ETFC), Intuitive Surgical (NASDAQ:ISRG) e Skechers (NYSE:SKX).

3. I future USA puntano ad un’apertura al ribasso, tra gli avvertimenti dell’OMC e l’aumento del rendimento dei bond

I future USA puntano ad un’apertura in discesa questo giovedì, l’Organizzazione Mondiale del Commercio ha messo in guardia dai rischi degli scontri commerciali, riportando al centro dell’attenzione la disputa tra USA e Cina, mentre l’aumento delle aspettative sui tassi di interesse sulla scia dei verbali della Fed ha fatto schizzare il rendimento dei bond USA.

“Senza un intervento per allentare le tensioni e reimpegnarsi nella collaborazione commerciale, potremmo assistere a danni seri per il sistema commerciale multilaterale”, afferma il direttore generale dell’OMC Roberto Azevedo. “Le conseguenze economiche a lungo termine di questo aspetto potrebbero essere gravi”.

Alle 5:50 ET (9:50 GMT) i future Dow blue-chip scendono di 60 punti, o dello 0,23%, i future S&P 500 vanno giù di 7 punti, o dello 0,26% mentre i future Nasdaq 100 sono in calo di 22 punti, o dello 0,30%.

I titoli cinesi hanno trainato il calo in Asia, con l’indice Shanghai Composite che ha chiuso con un tonfo di quasi il 3%.

Le borse europee sono miste, con i trader che tengono gli occhi puntati sulle trattative sulla Brexit.

4. Greggio in calo, pesa l’aumento delle scorte

Il greggio continua a scendere questo giovedì, aumentando il crollo di quasi il 3% della seduta precedente: l’inatteso aumento delle scorte USA pesa sul prezzo, mentre le tensioni geopolitiche, l’imminente arrivo delle sanzioni contro l’Iran e la preoccupazione per la produzione sono tra i fattori che hanno scatenato la recente volatilità del mercato.

Le scorte di greggio USA sono salite di 6,5 milioni di barili la scorsa settimana, secondo quanto reso noto ieri dalla U.S. Energy Information Administration, il quarto aumento settimanale consecutivo e quasi il triplo di quanto previsto dagli analisti.

I future del greggio USA scendono dello 0,96% a 69,08 dollari alle 6:02 ET (10:02 GMT), mentre il greggio Brent crolla dell’1,04% a 79,22 dollari.

5. Yuan cinese al minimo dal gennaio 2017

Lo yuan cinese è in lieve rialzo contro il dollaro questo giovedì, dopo aver segnato il minimo dal gennaio 2017 nella notte, malgrado il Tesoro USA abbia evitato di definire manipolatore di valute la seconda economia mondiale.

Nel report semestrale sul Forex, il Dipartimento per il Tesoro USA ha evitato di definire la Cina o altri partner commerciali degli Stati Uniti come manipolatori delle valute, ma ha sottolineato che le pratiche monetarie cinesi sono fonte di “particolare preoccupazione”.

Il Tesoro ha aggiunto che Pechino e alcuni paesi come Germania, Giappone ed India sono stati inseriti in una lista di osservazione.

Il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin aveva reso noto nel weekend che le questioni monetarie saranno una componente necessaria in qualsiasi discussione commerciale tra Stati Uniti e Cina.

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