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Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Pubblicato 19.02.2018, 11:31
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì
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Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 19 febbraio:

1. Prosegue l’impennata delle borse globali, scambi ridotti per festa

I mercati azionari globali danno il via alla settimana con nuovi rialzi, la propensione verso i titoli azionari resta alta sulla scia del recente terremoto che ha scatenato i timori per l’inflazione e l’aumento dei tassi di prestito.

I mercati azionari asiatici hanno chiuso al rialzo, con un balzo di quasi il 2% dell’indice Nikkei 225 e dell’1% per il sudcoreano Kospi, anche se molte borse della regione sono rimaste chiuse per il Capodanno Lunare.

In Europa, le borse salgono per la quarta seduta consecutiva, spinte dalla forza vista oltreoceano.
Intanto, i future dei titoli USA sono in salita ma i trader sono in vacanza per il Giorno del Presidente.

Gli indici Dow e S&P 500 sono schizzati del 4,3% la scorsa settimana, registrando i risultati migliori, rispettivamente, dal 2016 e dal 2013. L’indice Nasdaq ha subito un’impennata del 5,3%, segnando l’aumento settimanale maggiore dal 2011.

2. Il dollaro resta sopra il minimo di tre anni

Il dollaro ritrova slancio dopo il tonfo della scorsa settimana e riesce a restare al di sopra del minimo di tre anni contro il paniere delle valute.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale a circa 89,10, dopo la ripresa di venerdì seguita al crollo a 88,15, il minimo dal dicembre 2014.

Sulla valuta statunitense pesano una serie di fattori quest’anno, tra cui i timori che Washington possa optare per una strategia che prevede un dollaro debole e la sensazione che il vantaggio del rendimento rispetto alle altre valute si stia riducendo mentre altri paesi iniziano a ridimensionare la politica monetaria allentata.

Sul biglietto verde influiscono inoltre i timori che i grossi sgravi fiscali per le aziende e l’aumento delle spese governative possano avere un impatto negativo sul deficit fiscale statunitense, che dovrebbe gonfiarsi fino a mille miliardi di dollari nel 2019.

Intanto, il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni si attesta al 2,87%. Il mercato USA dei bond questo lunedì è chiuso per festa.

I riflettori dei mercati finanziari globali questa settimana saranno puntati sui verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve nella speranza di avere maggiori dettagli sulla tempistica degli aumenti dei tassi di interesse USA previsti per quest’anno.

3. Il Bitcoin supera il livello di 11.000 dollari

Il prezzo del Bitcoin torna sopra gli 11.000 dollari per la prima volta in quattro settimane, continuando a riprendersi dai forti selloff di inizio mese.

Il Bitcoin schizza del 7% a 10.977 dollari, dopo aver segnato il massimo dal 30 gennaio di 11.250 dollari ieri. Il prezzo ha visto un incredibile rimbalzo dal minimo di quattro mesi di circa 6.000 dollari del 6 febbraio.

Anche le altre principali criptovalute sono in salita, con l’Ethereum, la seconda più importante valuta digitale al mondo per capitalizzazione di mercato, che segna un’impennata del 4% a 944,70 dollari.

La terza principale criptovaluta, il Ripple, schizza dell’8,5% a 1,1308 dollari.

Il Litecoin balza invece del 5% a 223,10 dollari.

4. Prezzo del greggio al massimo di due settimane

I future del greggio salgono al massimo di quasi due settimane, con la materia prima che riprende da dove ha lasciato la scorsa settimana mentre gli investitori valutano gli sforzi dell’OPEC di ridurre le scorte in esubero sul mercato rispetto ai segnali di aumento della produzione USA.

I future del greggio West Texas Intermediate (WTI) salgono dello 0,7% a 61,98 dollari al barile, il massimo dal 7 febbraio, mentre i future del greggio Brent si attestano a 65,11 dollari al barile, in salita dello 0,4%.

Il greggio WTI è schizzato del 4,2% la scorsa settimana, mentre il Brent del 3,3%. I rialzi per entrambi i riferimenti si registrano dopo cali settimanali consecutivi.

5. I Ministri europei sceglieranno il nuovo vice della BCE

I ministri delle finanze della zona euro terranno delle importanti discussioni a Bruxelles, che potrebbero portare ad un cambiamento significativo all’interno della Banca Centrale Europea (BCE).

I ministri discuteranno di chi dovrebbe diventare il prossimo vice-presidente della BCE, con due candidati al ruolo. Si tratta di uno dei quattro cambiamenti all’interno del direttivo della BCE, composto da solo sei membri, che avverranno entro la fine del prossimo anno.

I due principali candidati al ruolo ricoperto da Vitor Constancio come vice-presidente della BCE sono Luis de Guindos, Ministro per l’Economia spagnolo, e Philip Lane, governatore della banca centrale irlandese.

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