Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 20 febbraio:
1. Borse globali al ribasso, torna l’agitazione
I titoli azionari globali sono al ribasso, l’agitazione del selloff della scorsa settimana scatenata dai timori per l’inflazione e per l’aumento dei costi di prestito torna a farsi strada sui mercati.
I mercati asiatici scendono, anche se molte borse della regione sono rimaste chiuse per il Capodanno Lunare. L’indice sudcoreano Kospi e l’indice nipponico Nikkei 225 registrano le performance peggiori, con crolli rispettivamente dell’1,1% e dell’1%.
In Europa, i titoli sono al ribasso negli scambi di metà mattina, dopo la ripresa di tre giorni conclusasi nella seduta precedente. Il londinese FTSE 100 segna il calo maggiore dopo gli utili deludenti di HSBC (LON:HSBA) e BHP (LON:BLT).
Intanto, i future USA sono al ribasso, con i trader di ritorno dal lungo weekend di festa che attendono gli utili di colossi della vendita come Walmart (NYSE:WMT) e Home Depot (NYSE:HD) prima della campanella.
I future Dow scendono di quasi 200 punti, o dello 0,8%, mentre i future S&P 500 vanno giù di 21 punti, o dello 0,8%. I future Nasdaq 100 sono in calo di 55 punti, o dello 0,8%.
Wall Street è rimasta chiusa ieri per il Giorno del Presidente.
2. Il dollaro continua a staccarsi dal minimo di 3 anni; rendimento dei bond a 10 anni al 2,92%
Il dollaro sale contro il paniere delle valute, allontanandosi ancora dal minimo di tre anni della scorsa settimana.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento della valuta statunitense contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,5% a 89,55, sopra il minimo di tre anni di venerdì di 88,15.
Nonostante il rialzo, sulle prospettive per il dollaro pesano i timori che l’aumento del deficit fiscale USA possa danneggiare l’economia.
Intanto, il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni sale al 2,92%, non lontano dal massimo di quattro anni della settimana scorsa. Il mercato USA dei bond ieri è rimasto chiuso per festa.
Nel corso della giornata, il Dipartimento per il Tesoro terrà le aste dei buoni a 3 e 6 mesi e le vendite di quelli a 4 settimane e 2 anni, evento che metterà alla prova la propensione dei mercati verso i debiti USA con il rendimento che sale.
3. Rendimento dei bond della zona euro in salita, aumentano le speculazioni sulla BCE
Il rendimento dei bond governativi della zona euro è in salita, tra le speculazioni su chi sarà il prossimo presidente della Banca Centrale Europea in un momento in cui la politica monetaria rappresenta la minaccia maggiore per il mercato dei bond.
Ieri i ministri delle finanze della zona euro hanno scelto il Ministro per l’Economia spagnolo Luis de Guindos per succedere all’attuale vice presidente della Banca Centrale Europea Vitor Constancio a maggio.
La decisione probabilmente farà aumentare le possibilità che il Governatore della Bundesbank tedesco Jens Weidmann diventi capo della BCE al posto di Mario Draghi nel 2019 e potrebbe avere una posizione più interventista per quanto riguarda la politica monetaria della BCE.
Il rendimento dei bond governativi a 10 anni tedeschi, i bond di riferimento per la regione, sale di 2 punti base allo 0,75%, avvicinandosi al massimo pluriennale dello 0,808% toccato all’inizio del mese.
I bond governativi francesi seguono a ruota, con i costi di prestito a 10 anni del paese che schizzano dell’1%.
4. Il Bitcoin supera il livello di 11.000 dollari
Il prezzo del Bitcoin supera la soglia di 11.500 dollari per la prima volta da gennaio: la valuta digitale continua a riprendersi dai forti selloff di inizio mese.
Il Bitcoin schizza del 4% a 11.315 dollari, dopo aver segnato il massimo dal 29 gennaio di 11.666 dollari in precedenza. Il prezzo ha visto un incredibile rimbalzo dal minimo di quattro mesi di circa 6.000 dollari del 6 febbraio.
Le altre principali criptovalute sono miste, con l’Ethereum, la seconda più importante valuta digitale al mondo per capitalizzazione di mercato, che crolla dell’1,5% a 932,45 dollari.
La terza principale criptovaluta, il Ripple, segna un crollo del 3% a 1,0919 dollari.
Il Litecoin balza invece del 7% a 239,10 dollari.
5. Mercato del greggio misto, il greggio USA e il Brent vanno in direzioni opposte
Il mercato del greggio è diviso, con il greggio USA spinto dai flussi minori dal Canada mentre il Brent internazionale scende.
I future del greggio USA West Texas Intermediate salgono dello 0,5%, a 61,86 dollari al barile, mentre i future del Brent sono scambiati a 64,94 dollari al barile, con un crollo dell’1,1%.
Secondo i trader, l’aumento del prezzo del WTI è una conseguenza della riduzione del flusso dell’oleodotto canadese Keystone, con la fornitura canadese negli Stati Uniti che è diminuita.
Al di fuori del nord America, il Brent scende sulla scia del calo delle borse asiatiche e del dollaro forte.