Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 11 luglio:
1. Trump peggiora il conflitto con la Cina con la minaccia di 200 miliardi di dollari di dazi
Il governo Trump ha alzato la posta in gioco nella disputa commerciale con la Cina, minacciando dazi del 10% su altri 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi ieri e spingendo sempre di più le due potenze economiche mondiali sull’orlo di una vera e propria guerra commerciale.
I dazi non entreranno subito in vigore ma vedranno un processo di revisione di due mesi, con udienze tra il 20-23 agosto.
Washington ha proposto questi altri dazi dopo che gli sforzi per negoziare una soluzione al conflitto sono falliti, secondo quanto hanno dichiarato dei funzionari del governo.
La Cina ha accusato gli Stati Uniti di bullismo avvertendo che risponderà a sua volta, ma non ha reso noto come.
Si tratta dell’ultimo sviluppo delle crescenti tensioni commerciali tra le due potenze mondiali. La scorsa settimana, Washington ha applicato dazi del 25% su 34 miliardi di dollari di importazioni cinesi e Pechino ha immediatamente risposto con dazi della stessa portata sulle esportazioni USA in Cina.
Investitori e trader temono che la minaccia di un aumento dei dazi USA e le contromisure adottate dagli altri paesi possano mettere a repentaglio la crescita globale e pesare sul sentimento.
2. Trump arriva al summit della NATO e rimprovera la Germania
Nel frattempo, Trump è arrivato in Europa per partecipare al summit dei leader dei paesi NATO a Bruxelles, dove dovrebbe ribadire la richiesta agli altri paesi di spendere di più per la difesa.
Sebbene non sia sull’agenda ufficiale, i leader europei dovrebbero parlare a Trump dei timori commerciali, dicono i diplomatici.
Trump si è impegnato a mantenere la promessa di proteggere le industrie statunitensi da quella che secondo lui è una concorrenza sleale da parte dell’Unione Europea.
Intervenendo ad una conferenza stampa davanti ai rappresentanti della NATO prima dei due giorni di vertice, Trump ha rimproverato la Germania, affermando che una raffica di accordi sul petrolio e sul gas hanno dato alla Russia troppa influenza sulla principale economia del continente.
In particolare, ha citato il progetto del gasdotto Nord Stream 2 definendolo “‘inappropriato”‘.
“‘La Germania è completamente controllata dalla Russia … Avrà tra il 60% e il 70% della sua energia dalla Russia ed un nuovo gasdotto e ditemi voi se vi sembra appropriato, perché per me non lo 蔑, ha affermato Trump prima di criticare Berlino per non essere riuscito ad aumentare significativamente le spese per la difesa.
3. I nuovi colpi sferrati nella guerra commerciale trascinano al ribasso le borse globali
I mercati azionari globali sono al ribasso, con il selloff degli asset legati al rischio dopo l’ultimo peggioramento dell’attrito commerciale arrivato dalla Casa Bianca.
Sulle borse asiatiche ha pesato fortemente la notizia e i mercati cinesi sono stati i più colpiti. L’indice Shanghai Composite crolla dell’1,8% mentre l’indice blue-chip CSI300 segna un tonfo dell’1,7%.
Intanto, in Europa i mercati vanno giù di oltre l’1% negli scambi di metà mattina, con tutti i settori in rosso. I titoli legati alle materie prime e alle auto, considerati i settori più a rischio in una guerra commerciale, hanno trascinato i ribassi. Tra gli indici nazionali, in Germania l’indice DAX legato alle esportazioni registra un tonfo dell’1,2%, mentre il britannico FTSE crolla dell’1,3%.
A Wall Street, i future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in forte discesa. Alle 5:30 ET, i future Dow blue-chip scendono di 220 punti, o dello 0,9%, i future S&P 500 sono in calo di 22 punti, o dello 0,8%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech crollano di 69 punti, o dell’1%.
4. Dollaro in salita contro i principali rivali
Il dollaro sale contro il paniere delle valute, la minaccia USA di altri dazi su 200 miliardi di dollari di beni cinesi ha scatenato un’ondata di vendite degli asset più rischiosi rispetto a valute meno vulnerabili.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,3% a 94,18.
Sul mercato dei bond, i prezzi dei Buoni del Tesoro USA salgono, spingendo il rendimento al ribasso: il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni USA, di riferimento, scende al 2,84%.
Il calendario economico sarà leggero, con i dati sui prezzi alla produzione di giugno alle 8:30 ET che saranno l’unico report economico degno di nota.
5. Crollo del prezzo del greggio, attesi i dati sulle scorte USA
Il prezzo del greggio è sotto forte pressione, con il Brent che crolla di oltre un dollaro mentre gli investitori assimilano gli ultimi sviluppi del conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina e la notizia che gli USA potrebbero prendere in considerazione l’idea di un’esenzione dalle sanzioni che entreranno di nuovo in vigore sulle esportazioni di greggio iraniano.
I future del greggio Brent vanno giù di 1,70 dollari, quasi il 2,2%, a 77,16 dollari al barile. Il greggio USA scende di 56 centesimi, o dello 0,8%, a 73,55 dollari.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte relativo alla settimana terminata il 6 luglio oggi alle 10:30 ET nelle aspettative di un calo di 4,4 milioni di barili.
I dati forniranno inoltre nuove indicazioni su quanto velocemente continueranno a salire i livelli della produzione della nazione. La produzione USA (grazie all’estrazione da scisto) si attesta al massimo storico di 10,9 milioni di barili al giorno.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 6,8 milioni di barili la scorsa settimana.