Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 20 marzo:
1. I mercati attendono l’annuncio della Fed e il discorso di Powell
La Federal Reserve non dovrebbe intervenire sui tassi di interesse a conclusione dei due giorni di vertice di politica monetaria alle 14:00 ET (18:00 GMT), mantenendoli in un range compreso tra il 2,25% ed il 2,5%.
Il Presidente della Fed Jerome Powell terrà una conferenza stampa mezzora dopo la pubblicazione della dichiarazione di politica monetaria.
La banca centrale USA rilascerà inoltre le ultime previsioni sulla crescita economica e sui tassi di interesse, il cosiddetto “dot-plot”. Le proiezioni di dicembre indicavano due aumenti dei tassi quest’anno, ma le nuove dovrebbero mostrare, al massimo, un intervento.
La Fed dovrebbe inoltre delineare il piano per smettere di ridurre il suo bilancio da 4 mila miliardi di dollari, un intervento noto come inasprimento quantitativo. Molti policymaker hanno suggerito che la Fed probabilmente concluderà il processo e stabilizzerà i possedimenti di bond entro la fine di quest’anno.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 95,95 alle 5:35 ET (10:35 GMT), non lontano dal minimo di due settimane e mezzo di ieri di 95,73.
Sul mercato dei bond, i prezzi dei Buoni del Tesoro USA salgono, spingendo il rendimento al ribasso: il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni USA, di riferimento, scende al 2,59%.
Leggi anche: Le 3 cose da seguire da Powell & Company, di Kathy Lien
2. La Premier britannica May chiederà un breve rinvio della Brexit
La sterlina resta ostaggio delle notizie sulla Brexit.
A soli 9 giorni prima della data di uscita del 29 marzo, il Primo Ministro britannico Theresa May chiederà un breve rinvio della Brexit in una lettera al Presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, dopo che la sua intenzione di far votare per la terza volta il suo piano è stata bloccata dall’intervento a sorpresa del presidente del parlamento all’inizio della settimana.
Ma la lunghezza del rinvio non è chiara, mentre a Londra regna il caos politico.
May aveva avvertito il parlamento che, se non avesse ratificato il suo accordo, avrebbe chiesto di rinviare la Brexit oltre il 30 giugno, una mossa che i sostenitori della Brexit temono possa mettere a rischio l’intero divorzio.
La sterlina scende dello 0,35% a 1,3220, allontanandosi dal massimo di nove mesi di 1,3380 toccato una settimana fa.
3. Wall Street punta ad un’apertura al rialzo
I future degli indici azionari USA puntano ad un’apertura in lieve rialzo, gli investitori attendono la decisione di politica monetaria della Federal Reserve, che dovrebbe far luce sui piani della banca riguardo ai tassi di interesse per quest’anno.
Gli operatori dei mercati seguiranno inoltre gli sviluppi sul fronte commerciale USA-Cina, sulla scia della notizia che i funzionari USA temono che la Cina possa respingere le richieste americane nei negoziati.
I future Dow blue-chip salgono di 24 punti, o dello 0,1%, i future S&P 500 sono in salita di 3 punti, o dello 0,1%, mentre i future Nasdaq 100 legati al settore tech vanno su di 7 punti, o dello 0,1%.
Intanto, le borse europee si allontanano dai massimi di quasi sei mesi, con i titoli tedeschi in testa alla discesa dopo che il gruppo farmaceutico Bayer (DE:BAYGN) è crollato del 12% in seguito all’ennesimo verdetto USA sul collegamento tra il cancro e il diserbante Roundup.
Pesa sull’indice DAX anche BMW (DE:BMWG), con un tonfo di oltre il 4% dopo le previsioni caute sui profitti.
I mercati azionari asiatici sono rimasti in range stretto, ma sono stati generalmente supportati vicino ai massimi di sei mesi e mezzo. L’indice nipponico Nikkei sale dello 0,2%, mentre i titoli nella Cina continentale restano invariati.
4. Una giornata difficile per FedEx
Il titolo di FedEx (NYSE:FDX) crolla di oltre il 6% negli scambi premarket sulla scia degli utili deludenti per il terzo trimestre e delle prospettive deboli sull’intero anno fiscale.
FedEx ha riportato utili per azione di 3,03 dollari e ricavi di 17,01 miliardi di dollari alla chiusura dei mercati ieri. Gli analisti intervistati da Investing.com si aspettavano utili di 3,14 dollari ad azione e ricavi di 17,62 miliardi di dollari.
Il colosso delle spedizioni, considerato indicativo dell’economia globale, ha inoltre ridotto le previsioni sull’intero anno fiscale per la seconda volta in tre mesi, per via del rallentamento dei commerci globali.
I dirigenti hanno anche dato la colpa al costo del lancio di operazioni per tutto l’anno, sei giorni alla settimana, di FedEx Ground negli Stati Uniti ed al persistere della debolezza della divisione internazionale Express, che comprende l’ex compagnia olandese di spedizioni TNT Express.
5. Report sulle scorte di greggio dell’EIA
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte relativo alla settimana terminata il 15 marzo oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT).
Gli analisti si aspettano che l’EIA riporti un aumento di circa 0,3 milioni di barili delle scorte di greggio, sebbene l’American Petroleum Institute abbia reso noto che le scorte sono in realtà scese di 2,1 milioni di barili la scorsa settimana.
I future del West Texas Intermediate (WTI) scendono di 18 centesimi, o dello 0,3%, a 59,11 dollari al barile. Il WTI ha segnato un massimo di 59,57 dollari al barile ieri, massimo dal 12 novembre.
I future del greggio Brent, il riferimento internazionale, sono scambiati a 67,62 dollari al barile, su di 2 centesimi, o dello 0,5%. Il Brent ha raggiunto i 68,20 dollari al barile ieri, il massimo dal 16 novembre.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters