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Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Pubblicato 22.12.2017, 11:30
Aggiornato 22.12.2017, 11:30
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 22 dicembre:

1. Il Bitcoin crolla del 30% nella peggiore settimana dal 2013

Il Bitcoin si attesta sotto il livello di 14.000 dollari questo venerdì, con un crollo di oltre il 30% questa settimana, il calo settimanale peggiore dall’aprile 2013, continuando a scendere per la sesta seduta consecutiva.

La principale valuta digitale per capitalizzazione di mercato, scambiata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ha segnato il massimo storico di 19.891,00 dollari domenica scorsa sulla scia del lancio dei future di Bitcoin del CME.

Il Bitcoin è ufficialmente entrato in ribasso, definito tecnicamente con un crollo del 20% ieri e la maggior parte degli esperti dei mercati hanno commentato che la valuta digitale dovrebbe aver già subito una correzione.

Al momento della scrittura, nonostante il crollo odierno, il Bitcoin ha segnato un’impennata del 1.300% da poco meno di 1.000 dollari dell’inizio dell’anno ed ha visto un balzo di quasi il 40% a dicembre.

Il Bitcoin, noto per la sua estrema volatilità, è scambiato in un range compreso tra 12.110,00 dollari e 16.775,00 dollari questo venerdì sul Bitfinex. Alle 5:26 ET (10:26 GMT) si è attestato a 13.900 dollari, con un crollo di 2.527,00 dollari, o del 15,38%.

2. Il risultato delle elezioni catalane pesa sull’euro

L’euro è sotto pressione questo venerdì, i separatisti catalani in Spagna sono intenzionati a formare un governo di coalizione, spaventando i mercati, mentre il piano del Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy di contenere il sentimento indipendentista nella regione sembra fallito.

Sebbene il partito di centro destra Ciudadanos (Cittadini) abbia ottenuto il maggior numero di voti, con 37 seggi, i tre partiti separatisti hanno vinto 70 dei 135 seggi del parlamento catalano.

I risultati sono uno smacco per Rajoy, che aveva sciolto il precedente parlamento di Barcellona solo due mesi fa dopo che la Corte Costituzionale spagnola aveva dichiarato illegale un referendum per l’indipendenza.

Lo stesso partito di Rajoy, il Partido Popular (partito Popolare) ha visto il peggior risultato elettorale mai registrato nelle elezioni indette nella speranza di reprimere il movimento indipendentista e riavere una Spagna unita.

Alle 5:27 ET (10:27 GMT), il cambio {{1|EUR/USD}} scende dello 0,20% a 1,1850.

3. Riflettori sulla pioggia di dati USA

Nell’ultima seduta prima di Natale, i mercati seguiranno da vicino i dati USA di questo venerdì.

Dati come gli ordinativi di beni durevoli, i redditi e le spese procapite e l’indice sui prezzi PCE core saranno pubblicati alle 8:30 ET (13:30 GMT).

Alle 10:00 ET (15:00 GMT) sono attesi la revisione dell’indice sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan relativo al mese di dicembre ed i dati sulle vendite di case nuove di novembre.

In attesa dei dati, il dollaro ha visto lievi rialzi. L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,11% a 92,94 alle 5:28 ET (10:28 GMT).

4. Borse globali miste, volumi sempre più ridotti

I volumi degli scambi saranno ridotti questo venerdì, con molti operatori dei mercati che hanno già chiuso per le feste di Natale. Secondo Reuters, i volumi sulle piazze USA erano pari a 6,08 miliardi di azioni ieri, rispetto ai 6,88 miliardi medi nelle sedute complete degli ultimi 20 giorni di scambi.

Negativi i mercati azionari europei, con gli investitori che assimilano i risultati delle elezioni catalane e l’indice di riferimento spagnolo Ibex 35 che segna il calo peggiore con un crollo dell’1% alle 5:28 ET (10:28 GMT). L’indice di riferimento Euro Stoxx 50 scende dello 0,28%, mentre in Germania il Dax va giù dello 0,09%. Nel Regno Unito, l’indice londinese FTSE 100 oscilla, segnando +0,10%. I trader britannici andranno a casa prima quest’oggi, con la Borsa di Londra che chiude alle 12:30 ora locale (7:30 ET).

Wall Street sembra non risentire degli eventi in Europa ed i future USA puntano ad un’apertura positiva in vista della raffica di dati. Alle 5:29 ET (10:28 GMT) i future Dow blue chip salgono di 25 punti, o dello 0,10%, i future S&P 500 vanno su di 3 punti, o dello 0,09% mentre i future Nasdaq 100 salgono di 6 punti, o dello 0,09%.

Le borse asiatiche hanno chiuso pressoché invariate: in Cina l’indice Shanghai Composite segna -0,09% mentre in Giappone l’indice Nikkei 225 sale dello 0,09%.

5. Greggio in calo in attesa dei dati sulla produzione di petrolio da scisto USA

Il prezzo del greggio scende questo venerdì staccandosi dai massimi da metà 2015, trascinato dall’aumento della produzione USA e dalle previsioni della riapertura a gennaio dell’oleodotto Forties nel Mare del Nord.

L’oleodotto che trasporta il greggio compreso nei future del Brent è stato chiuso ad inizio mese per via di una falla. L’operatore Ineos ieri ha reso noto che dovrebbe completare le riparazioni verso Natale per poi riaprirlo gradualmente i primi di gennaio.

Intanto, la produzione di greggio USA dovrebbe avvicinarsi velocemente ai 10 milioni di barili al giorno, minando gli sforzi dell’OPEC di inasprire il mercato e spingere i prezzi.

Gli investitori attendono i dati sulla produzione di petrolio da scisto USA con il report settimanale di Baker Hughes sul numero di impianti di trivellazione attivi previsto nel corso della giornata.

Anche se i dati della scorsa settimana hanno mostrato un calo di 4 unità a 747, il primo di sei settimane, l’indicatore della produzione futura è molto più alto rispetto allo scorso anno quando erano attivi solo 510 impianti.

I future del greggio USA scendono dello 0,43% a 58,11 dollari alle 5:29 ET (10:29 GMT) mentre il greggio Brent va giù dello 0,20% a 64,77 dollari.

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