Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 2 marzo:
1. Le tensioni commerciali pesano sulle borse globali
Le tensioni commerciali continuano a pesare sui titoli azionari globali questo venerdì dopo la notizia di ieri secondo cui il Presidente USA Donald Trump sarebbe intenzionato ad imporre dazi sull’importazione di acciaio e alluminio, scatenando i timori per l’aumento dei prezzi e per una guerra commerciale.
Trump ha reso noto che i dazi del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio verranno annunciati formalmente la prossima settimana, scatenando i timori per mosse di ritorsione da parte dei principali partner commerciali come Cina, Europa e il vicino Canada.
Wall Street ha chiuso con un crollo di più dell’1% ieri e le perdite hanno velocemente contagiato i titoli asiatici questo venerdì, con l’indice nipponico Nikkei 225 che crolla di oltre il 2,5%.
Le tensioni commerciali hanno inoltre spinto le borse europee al minimo di due settimane questa mattina e l’indice paneuropeo Stoxx 600 segna -1%.
I future USA puntano a proseguire il selloff questo venerdì. At 5:43 ET (10:43 GMT), i future Dow blue-chip scendono di 124 punti, o dello 0,52%, i future S&P 500 scendono di 10 punti, o dello 0,35% mentre i future Nasdaq 100 sono in calo di 33 punti, o dello 0,44%.
2. L’oro schizza, i timori commerciali spingono a scegliere la sicurezza
Il prezzo dell’oro segna una ripresa questo venerdì, staccandosi dal minimo di due mesi sulla scia della notizia dei dazi USA sulle importazioni di acciaio e alluminio che ha spaventato gli investitori, spingendoli verso asset meno rischiosi.
Sul Comex, i future dell’oro rimbalzano dell’1,03% a 1.318,70 dollari l’oncia troy alle 5:44 ET (10:44 GMT), allontanandosi dal minimo di due mesi di ieri di 1.303,60 dollari.
I timori per una pericolosa guerra commerciale hanno eclissato i dati economici USA positivi di ieri, che hanno rivelato, tra l’altro, un aumento dell’indice manifatturiero al massimo di 14 anni e che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione ha toccato il minimo di 48 anni.
La seduta di oggi sarà leggera dal punto di vista dei dati economici e molti investitori si concentreranno sulla revisione dell’indice sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan relativo a febbraio atteso alle 10:00 (15:00 GMT).
3. Il Governatore della BoJ lascia intendere la chiusura della politica monetaria super-allentata
Il capo della banca centrale nipponica stamane ha dichiarato che potrebbe considerare la chiusura della politica monetaria super-allentata se l’inflazione dovesse raggiungere l’obiettivo nell’anno che terminerà nel marzo 2020, commenti che hanno spinto lo yen scatenando il selloff dei bond.
“I membri del direttivo della BoJ prevedono che i prezzi raggiungeranno il 2% verso l’anno fiscale 2019. Se ciò dovesse succedere, non ci sono dubbi che considereremo e discuteremo una chiusura”, ha riferito al parlamento il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda.
Il dollaro è sceso contro lo yen e il prezzo dei bond governativi nipponici ha visto un calo dopo i commenti, che hanno scatenato le aspettative che la BoJ possa seguire l’esempio delle principali controparti nel ridurre gli stimoli monetari da crisi prima del previsto.
4. Il Primo Ministro britannico cerca un’unità sulla Brexit
Il Primo Ministro britannico Theresa May tenterà di unire i fronti belligeranti britannici sulla Brexit, cercando di spiegare la sua visione dell’accordo commerciale che spera di stringere con l’Unione Europea.
“Dobbiamo riunire il nostro paese, prendendo in considerazione le posizioni di chiunque abbia a cuore la questione, da entrambi i fronti del dibattito”, affermerà, secondo gli stralci del discorso previsto per oggi alle 8:30 ET (13:30GMT).
May dovrebbe cercare di unificare il suo stesso partito diviso e l’opinione pubblica, mentre il Regno Unito continua a negoziare la separazione dall’UE.
Il Primo Ministro britannico questo venerdì spiegherà il suo punto di vista su un accordo Brexit che sarà più ampio ed approfondito rispetto a qualsiasi altro “accordo di libero commercio in altre parti del mondo”, dicendo all’Unione Europea che è nel loro “interesse condiviso”.
Nell’attesissimo discorso che l’UE spera offra dettagli sul piano di May relativo al futuro del paese dopo la Brexit, il Primo Ministro cercherà di sdrammatizzare la disputa sul confine irlandese che minaccia di far arenare le trattative.
5. Il greggio si avvia a segnare un crollo settimanale del 4%
Il prezzo del greggio è ancora sotto pressione questo venerdì, in un clima di apprensione per i livelli della produzione statunitense e per le politiche protezioniste degli Stati Uniti.
I future del greggio USA scendono dello 0,44% a 60,72 dollari alle 5:45 ET (10:45 GMT), mentre il greggio Brent è in calo dello 0,36% a 63,60 dollari.
I timori che l’aumento della produzione USA possano vanificare gli sforzi compiuti dall’OPEC per ridurre le scorte in esubero hanno sistematicamente limitato i rialzi del prezzo di recente. Il riferimento USA si avvia a segnare una perdita settimanale del 4,5%, mentre il Brent, il riferimento globale, è crollato di quasi il 5,3% negli ultimi sette giorni.
Gli investitori attendono i dati sulla produzione di petrolio da scisto USA con il report settimanale di Baker Hughes sul numero di impianti di trivellazione attivi previsto nel corso della giornata.