Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 6 aprile:
1. I dazi commerciali continuano a tenere i mercati sulle spine
I dazi di Stati Uniti e Cina continuano a tenere i mercati sulle spine questo venerdì, Trump ha chiesto al rappresentante commerciale Robert Lighthizer di considerare ulteriori dazi su 100 miliardi di dollari sulle importazioni cinesi, inasprendo i conflitti commerciali tra le due potenze economiche mondiali.
La decisione di Trump è giunta alla chiusura dei mercati ieri e i media di stato cinesi hanno rapidamente risposto questa mattina affermando che Pechino difenderà i suoi interessi “contro le nuove azioni statunitensi” come ha fatto all’inizio della settimana.
Sebbene sia la terza volta che gli Stati Uniti minacciano il paese, le date di inizio dell'applicazione di molti dei dazi annunciati da entrambe le parti non sono ancora state rese note e il consulente economico di Trump Larry Kudlow mercoledì ha affermato che i dazi proposti per la Cina potrebbero non entrare in vigore, ribadendo che non è nelle intenzioni del Presidente scatenare una vera e propria guerra commerciale.
2. Borse ancora in fermento tra le tensioni commerciali
I mercati azionari sono al ribasso questo venerdì, in seguito alla minaccia del Presidente USA Donald Trump di applicare altri 100 miliardi di dollari di dazi alla Cina, notizia che ha inasprito i timori di un conflitto commerciale più serio.
In Asia, l’indice nipponico Nikkei 225 ha chiuso in calo dello 0,3% questo venerdì, mentre la borsa di Shanghai è rimasta chiusa per festa.
I mercati azionari europei segnano dei cali questa mattina, dopo l’annuncio di altri dazi alla Cina da parte di Trump, anche se le perdite restano limitate grazie ai rialzi di titoli più difensivi, come quelli delle utenze.
I future USA, in seguito ai forti rialzi della seduta precedente, puntano ad un’apertura in calo quest'oggi. Alle 5:58 ET (9:58 GMT) i future Dow blue-chip scendono di 181 punti, o dello 0,72%, i future S&P 500 scendono di 17 punti, o dello 0,65% mentre i future Nasdaq 100 sono in calo di 45 punti, o dello 0,68%.
3. Atteso report sull’occupazione non agricola
In un clima di apprensione per la guerra commerciale, gli investitori probabilmente seguiranno i dati sull'occupazione non agricola USA previsti alle 8:30 ET (12:30 GMT) di oggi per capire la direzione del mercato.
I dati dovrebbero mostrare un aumento di 193.000 posti di lavoro a marzo, mentre gli economisti prevedono che il tasso di disoccupazione scenda al 4,0%.
Dato il solido stato di salute del mercato del lavoro statunitense, gli investitori probabilmente focalizzeranno la propria attenzione sulla media dei compensi orari, con la lettura di marzo che dovrebbe salire allo 0,3% rispetto al mese prima. E questo si tradurrebbe in un incremento dell’inflazione annua dei compensi al 2,7% rispetto al 2,6% di febbraio.
Eventuali indicazioni di un aumento della crescita dei compensi potrebbero far salire le probabilità che la Federal Reserve alzi i tassi di interesse ad un ritmo più veloce.
L’ex presidente della Fed Janet Yellen ha dichiarato che secondo lei quest'anno sono probabili dai tre ai quattro aumenti dei tassi.
4. Il presidente della Fed Powell potrebbe commentare il report sull’occupazione
L’attuale presidente della Fed Jerome Powell avrà la prima opportunità di commentare il report sull’occupazione. Il presidente parlerà delle prospettive economiche all’Economic Club di Chicago alle 13:30 ET (17:30 GMT).
La Fed ha alzato i tassi il mese scorso, confermando la previsione di altri due aumenti per quest’anno, per un totale di tre interventi nel 2018.
Gli operatori dei mercati presteranno attenzione a qualsiasi eventuale cambiamento della posizione della Fed che possa implicare un numero maggiore di aumenti dei tassi.
Al momento, la probabilità di quattro aumenti totali, e quindi di altri tre, per quest’anno è pari a solo poco più del 30% secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
5. Greggio al ribasso tra le tensioni commerciali
Il prezzo del greggio scende questo venerdì, le tensioni geopolitiche persistono tra Stati Uniti e Cina e gli investitori attendono gli ultimi dati sulla produzione di scisto USA.
Un po’ come con i titoli azionari, i trader sono stati cauti nel prendere posizioni rialziste sull’asset legato al rischio, cercando di valutare l’aumento della produzione di scisto USA rispetto alla possibilità di una proroga dell‘accordo sui tagli alla produzione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e della Russia, accordo mirato a mettere fine all’esubero delle scorte.
I dati settimanali sull’attività di trivellazione che saranno pubblicati da Baker Hughes nel corso della giornata forniranno agli investitori nuovi dettagli sulla produzione petrolifera statunitense e sulla domanda, dopo i dati della scorsa settimana da cui è emerso che il numero degli impianti è sceso per la prima volta in tre settimane.