Morgan Stanley ha fornito un'anteprima delle prossime decisioni di politica monetaria della banca centrale in Egitto, evidenziando un significativo calo dell'inflazione per il quinto mese consecutivo a luglio, raggiungendo il 25,7% su base annua rispetto al 27,5% di giugno.Questo calo è stato inferiore sia alle previsioni di Morgan Stanley del 26,7% che al consenso Reuters del 26,6%. Nonostante ciò, la società prevede che la Banca Centrale d'Egitto (CBE) manterrà i suoi attuali tassi di interesse nel breve termine a causa di diversi fattori.In primo luogo, sebbene l'inflazione stia diminuendo più rapidamente del previsto, rimane al di sopra dell'intervallo obiettivo della CBE del 7-9% per il quarto trimestre del 2024. Il Primo Ministro Madbouly ha espresso l'obiettivo di ridurre l'inflazione al di sotto del 10% entro l'inizio del 2026.In secondo luogo, i recenti aumenti dei prezzi dell'energia controllati dal governo aggiungono incertezza alle previsioni di inflazione a breve termine. I prezzi del carburante sono aumentati di circa il 15% alla fine di luglio, seguiti da un aumento dei prezzi dell'elettricità di circa il 35% per i consumatori e del 77% per l'industria alla fine di agosto.Inoltre, nell'ambito del sistema di tassi di cambio flessibili, che è un aspetto cruciale del programma del Fondo Monetario Internazionale (FMI), una politica monetaria restrittiva è necessaria per mantenere gli investimenti esteri in attività in valuta locale e per gestire la domanda speculativa di valuta estera da parte dei locali.Morgan Stanley ha rivisto le sue previsioni di inflazione al 23% per dicembre 2024, in calo dal 26%, dopo aver considerato l'inflazione inferiore alle attese di luglio e il recente rallentamento del trend inflazionistico. La previsione per dicembre 2025 rimane intorno al 13%, alla luce dei piani del governo di eliminare gradualmente i costosi sussidi come parte degli aggiustamenti fiscali.Le autorità egiziane si sono impegnate a riportare i prezzi del carburante ai livelli di recupero dei costi entro la fine del 2025, secondo la terza revisione dell'FMI della Extended Fund Facility (EFF) da 8 miliardi di dollari. Sebbene questo impegno sia più flessibile rispetto all'originale indicizzazione trimestrale dei prezzi del carburante, suggerisce che i costi legati all'energia continueranno a influenzare l'inflazione nel prossimo anno.Morgan Stanley ora prevede un totale di 200 punti base di tagli dei tassi nel quarto trimestre del 2024, anticipando il timing dal primo trimestre del 2025. Proiettano una riduzione al 25,25% entro dicembre 2024 e ulteriori tagli per un totale di 600 punti base al 19,25% entro giugno 2025, poiché si prevede che forti effetti base ridurranno significativamente l'inflazione nel primo trimestre del 2025, in particolare a febbraio.
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