MILANO (Reuters) - Nel 2018 i giganti del web e del software, tra cui Google (NASDAQ:GOOGL), Amazon (NASDAQ:AMZN), Facebook (NASDAQ:FB) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) in Italia hanno fatturato 2,4 miliardi di euro, versando al fisco 64 milioni di euro al netto delle transazioni legate ad accordi con le autorità italiane.
E' quanto emerge dalla ricerca 'I Giganti del WebSoft' a cura dell'area Studi di Mediobanca (MI:MDBI), che ha analizzato i bilanci delle controllate italiane dei 25 principali colossi del web, che pagano un'aliquota media (tax rate) del 33%, contro il 30% circa delle altre imprese.
Il fatturato aggregato delle controllate italiane pesa appena lo 0,3% rispetto al totale mondiale, mentre dal punto di vista occupazionale il settore in Italia conta poco meno di 10.000 occupati (lo 0,5% del settore a livello globale).
I dati, spiegano dall'ufficio studi, risentono del fatto che la gran parte del giro di affari generato dalle attività italiane viene 'spostato' in Paesi con fiscalità agevolata.
In Italia, spiega il rapporto, rimane solo il 14% della liquidità totale, mentre attraverso il sistema del cash-pooling circa l'85% va a confluire in Paesi con fiscalità agevolata.
Secondo l'indagine, nel quinquennio 2014-2018 circa la metà dell'utile ante-imposte questi colossi è stato tassato in Paesi con fiscalità agevolata, con conseguente risparmio fiscale accumulato di 49 miliardi di euro.
(Elvira Pollina, in Redazione a Roma Francesca Piscioneri)