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Blinken incontra Xi, Cina e banche centrali: cosa sta succedendo sui mercati

Pubblicato 19.06.2023, 14:50
© Reuters
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Investing.com - Gli Stati Uniti e la Cina hanno tenuto dei colloqui per cercare di appianare le divergenze, mentre Goldman Sachs si aggiunge alla serie di banche che declassano le previsioni di crescita della Cina per quest’anno. La sfilata delle banche centrali continua questa settimana, con la Banca d’Inghilterra che dovrebbe continuare ad aumentare i tassi di interesse.

1. Colloqui tra Stati Uniti e Cina

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato domenica l'omologo cinese Qin Gang, in un colloquio che entrambi hanno definito "schietto e costruttivo", volto ad appianare le numerose differenze tra le due superpotenze. Nel pomeriggio, l'alto rappresentante americano è atteso in un colloqui con il presidente cinese Xi Jinping, sebbene i media non avessero dato per certo la notizia nelle prime ore di questo mattina.

Le discussioni hanno riguardato le lamentele sugli scambi commerciali, lo stato dell’industria globale dei semiconduttori, lo status dell’autogoverno di Taiwan e la situazione dei diritti umani di Pechino.

Anche se è improbabile che questo incontro, la prima visita in Cina di un Segretario di Stato americano in cinque anni, porti a progressi concreti, si spera che il fatto che le due parti stiano parlando dovrebbe evitare che i disaccordi tra le potenze rivali scendano in conflitto.

2. Goldman taglia le previsioni di crescita della Cina

Goldman Sachs si è unita al coro delle grandi banche con una visione più pessimistica della forza della ripresa cinese post-pandemia: l’influente banca d’investimento ha abbassato le previsioni di crescita del prodotto interno lordo reale per l’intero anno della seconda economia mondiale al 5,4% dal 6% e ha ridotto le previsioni di crescita per il 2024 al 4,5% dal 4,6%.

Goldman ha seguito la scia di Bank of America, JPMorgan, UBS e Standard Chartered nell’abbassare le proprie previsioni di crescita, adducendo come motivo principale la flessione del mercato immobiliare del Paese.

“Riteniamo che i venti contrari alla crescita siano probabilmente persistenti, mentre i responsabili politici sono limitati da considerazioni economiche e politiche nel fornire stimoli significativi”, hanno dichiarato gli analisti di Goldman in una nota pubblicata ieri.

3. Europa, Asia in ribasso; pesano i timori per la crescita

I mercati azionari europei e asiatici sono scesi lunedì, mentre gli investitori continuano a preoccuparsi per le prospettive economiche globali, anche se l’attività è limitata dal fatto che i mercati statunitensi sono in vacanza a causa della festività del Juneteenth.

Al momento della scrittura il DAX index in Germania è in calo dello 0,5%, il FTSE 100 nel Regno Unito scende dello 0,3% e il CAC 40 in Francia segna un calo dello 0,5%.

A ciò hanno fatto seguito le perdite in Asia, dove il Nikkei 225 giapponese è sceso dell’1%, l’Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,7% e l’indice Shanghai Composite cinese lo 0,5%.

Non ci sono dati economici importanti da digerire lunedì, ma gli investitori continuano a preoccuparsi del rallentamento della crescita, non solo in Europa, con l’eurozona che è entrata in recessione nel primo trimestre dell’anno, ma anche in Cina, un importante motore di crescita regionale.

Inoltre, la Federal Reserve ha indicato che ulteriori rialzi dei tassi potrebbero arrivare nei mesi estivi per cercare di contenere l’inflazione, mandando potenzialmente in recessione la più grande economia del mondo.

4. Le banche centrali restano sotto i riflettori

Questa settimana sono sotto i riflettori altre banche centrali, a partire dalla People’s Bank of China martedì.

La PBOC ha tagliato un paio di tassi di prestito la scorsa settimana nel tentativo di stimolare l’economia in crisi, e si prevede che farà seguito con un abbassamento di 10 punti base del suo tasso di prestito prime nel tentativo di allentare la pressione sul travagliato mercato immobiliare.

D’altro canto, si prevede che Banca d’Inghilterra continui il suo lungo ciclo di rialzi, aumentando i tassi di interesse di altri 25 punti base giovedì, con il tasso inflazione del Paese che è il più alto del G7, più di quattro volte il suo obiettivo del 2%.

Questa settimana sono previsti aumenti dei tassi anche in Norvegia e Svizzera, mentre Hafize Gaye Erkan terrà la sua prima riunione di definizione delle politiche in qualità di neo governatore della banca centrale turca.

Il presidente Tayyip Erdogan è stato eletto per il terzo mandato il mese scorso e la nomina di Erkan, ex banchiere di Wall Street, ha suscitato l’aspettativa che la Turchia abbandoni le politiche che hanno visto il lira crollare ai minimi storici.

5. Il petrolio scende, cedendo parte dei guadagni della scorsa settimana

I prezzi del greggio sono scesi lunedì, per i timori che la vacillante ripresa economica in Cina possa colpire la domanda del più grande importatore di greggio al mondo nella seconda metà dell’anno.

Al momento della scrittura i future del greggio USA erano in calo dello 0,3% a 71,72 dollari al barile, mentre il Brent è sceso dello 0,3% a 76,61 dollari al barile.

La scorsa settimana entrambi i benchmark hanno registrato il loro primo guadagno settimanale del mese, grazie alla pausa della Federal Reserve nella stretta monetaria e alle aspettative che la Cina stimoli ulteriormente la sua economia in difficoltà.

Tuttavia, questa settimana alcune delle principali banche hanno tagliato le loro previsioni di crescita per il prodotto interno lordo della Cina per il 2023 tra cui Goldman Sachs [vedi sopra], a causa delle preoccupazioni per la ripresa post-COVID nella seconda economia mondiale.

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