Avvio senza slancio per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che attendono l’accordo sul debito Usa e con la Fed che potrebbe alzare di altri 25 punti base i tassi di interesse a giugno
Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni all’insegna dell’incertezza, sulla scia della debolezza dei listini cinesi, rallentati dalle tensioni geopolitiche con gli Usa. A Milano il Ftse Mib apre a +0,08%, il Dax di Francoforte a +0,09%, il Cac 40 di Parigi a -0,48%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,04% e il Ftse 100 riapre, dopo la pausa di ieri, a -0,14%. La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, con l’indice Nikkei a +0,3%, guidato dai titoli dell’elettronica, della farmaceutica e dell’automotive.
MATERIE PRIME IN CALO
Il dollaro si rafforza, con l’euro che scambia a 1,0687, sulla speranza di un accordo negli Usa sul debito, praticamente in dirittura d’arrivo, come confermato ieri dal presidente Usa Joe Biden e dallo speaker repubblicano McCarthy che ha commentato: “C’è ancora molto lavoro da fare ma voteremo l’intesa mercoledì”. Con il rafforzamento del dollaro, calano le materie prime, sia l’oro che il petrolio Wti che cede lo 0,6% a 72,26 dollari al barile...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge