L’indice dell’Eurozona resta ampiamente in contrazione a settembre per il quindicesimo mese consecutivo, pesano anche le continue preoccupazioni sull’economia cinese. Cede l’euro insieme al prezzo del petrolio
I principali indici azionari europei viaggiano nettamente in rosso verso la chiusura dopo un’apertura positive per il superamento del blocco dell’Amministrazione USA, a seguito di un indice PMI manifatturiero che ha mostrato un’attività dell’Eurozona in contrazione a settembre per il quindicesimo mese consecutivo, con i nuovi ordini che segnano una pesante flessione. Continuano a pesare sul sentiment degli investitori i timori sulla tenuta dell’economia cinese e la prospettiva di tassi di interesse elevati a lungo
A Milano l’FTSE MIB scivola sotto i 27.900 punti e fa un po’ peggio delle altre piazze europee. A livello di singoli titoli e settori da segnalare i cali degli energetici con Eni (BIT:ENI), Enel (BIT:ENEI) e Tenaris (BIT:TENR), delle utility con A2A (BIT:A2) e Hera (BIT:HRA), i ribassi degli industriali con Pirelli (BIT:PIRC) e Leonardo, e dei titoli del lusso con Moncler (BIT:MONC).
Andamento misto per i rendimenti dei principali titoli di Stato dopo i massimi recenti con il Bund tedesco che si avvicina al 2,9% mentre il BTP italiano si porta sotto il 4,8%. Sugli altri mercati si registra un euro debole appiattato sul lieve livello di 1,05 contro dollaro mentre cedimento del prezzo del petrolio mentre il prezzo del petrolio cede con il WTI poco sopra gli 89 dollari e il Brent appena sotto i 91 dollari
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge