Di Mauro Speranza
Investing.com – I venti che soffiano in direzione di un possibile nuovo governo ‘market friendly’ continuano a tenere bassi i rendimenti dei titoli di stato italiani, differenziale con i decennali tedeschi compreso.
I btp a 10 anni hanno toccato oggi quota 0,8% che rappresenta il minimo storico per il decennale, mentre si assiste ad una discesa generale su tutti i titoli di stato italiani. Calo testimoniato, inoltre, anche dallo spread che resta intorno a quota 151.
“Ci aspettiamo che la contrazione del differenziale continui nei prossimi giorni”, prevedono gli analisti di Unicredit (MI:CRDI), secondo i quali è stato fondamentale aver superato l’incertezza politica italiana.
“Gli investitori dovrebbero concentrarsi sul più ampio contesto di mercato, caratterizzato da rendimenti negativi e da un ulteriore allentamento da parte della Banca centrale europea”, spiegano questi esperti.
La discesa dei tassi di interesse rappresenta per l’Italia una possibilità di risparmio sulla spesa pubblica, quantificata intorno agli 8 miliardi.
Gli esperti di Mazziero Research hanno rivisto al ribasso le stime della spesa per interessi lordi, prevedendo che scenda a 67,6 miliardi a fine anno, rispetto alle precedenti previsioni che arrivavano a 70,1 miliardi di euro. Sul netto, questi analisti prevono un calo a 62,9 miliardi.
Il calo della spesa potrebbe permettere una riduzione del debito pubblico, fin’ora sempre in aumento da dicembre 2018, confermate anche dalle stime per il mese di luglio che potrebbe segnare un nuovo record.
La conferma potrebbe arrivare il 16 settembre con i dati relativi al luglio 2019, con l’intermezzo delle valutazioni dell’agenzia di rating Moody’s sul debito sovrano italiano, attualmente Baa3 con outlook stabile.