Di Peter Nurse
Investing.com - La ripresa economica della Cina sembra essere sulla buona strada dopo la pubblicazione di dati sulla crescita più forti del previsto. Tuttavia, gli investitori attendono con una certa apprensione il rilascio di altri report trimestrali sugli utili, tra cui quelli di Netflix, che potrebbero mostrarci un consumatore più stressato dal punto di vista finanziario.
1. La ripresa della Cina è sulla buona strada
Il sentiment verso il rischio ha ricevuto una spinta martedì dai dati decisamente positivi dati sulla crescita cinese, dopo il rallentamento causato in parte dalle severe restrizioni COVID.
Il PIL del primo trimestre in Cina è cresciuto del 4,5% su base annua nei primi tre mesi del 2023, superando le aspettative del 4% e la crescita del trimestre precedente pari al 2,2%.
La ripresa sembra essere un po’ disomogenea: la produzione industriale è cresciuta leggermente meno del previsto a marzo, ma le vendite al dettaglio hanno superato le aspettative, con un’impennata del 10,6% a marzo contro le stime di una crescita del 7,4%.
Gli investitori hanno puntato sulla crescita della seconda economia mondiale per recuperare il ritardo causato dalla contrazione delle economie occidentali sotto il peso degli aumenti aggressivi dei tassi di interesse per combattere inflazione.
2. Stagione degli utili in corso, riflettori accesi su Netflix
Martedì gli investitori dovranno valutare altri importanti risultati trimestrali, tra cui quelli delle principali banche statunitensi e del gigante dello streaming Netflix (NASDAQ:NFLX).
Il settore finanziario è sotto osservazione dopo le problematiche di marzo; Goldman Sachs (NYSE:GS) e Bank of America (NYSE:BAC) rilasceranno i loro risultati nel corso della giornata, cercando di seguire la strada di JPMorgan (NYSE:JPM), Citigroup (NYSE:C) e Wells Fargo (NYSE:WFC), che hanno tutti battuto le previsioni di Wall Street.
Attesi anche gli utili del gigante farmaceutico Johnson & Johnson (NYSE:JNJ); gli analisti saranno alla ricerca di aggiornamenti sulla proposta di risoluzione delle controversie legate al talco.
Tuttavia, i riflettori saranno puntati su un evento che si terrà dopo la chiusura dei mercati: i risultati trimestrali del gigante dello streaming Netflix. L’attenzione si concentrerà anche sui numeri degli abbonati e si prevede che la società abbia aggiunto circa 2 milioni di abbonati nel primo trimestre.
Netflix ha perso 200.000 abbonati nel trimestre precedente, ma è tornata a crescere nella seconda metà del 2022, anche se il ritmo delle aggiunte è decisamente rallentato.
3. Future in rialzo; cautela in vista degli utili
I future statunitensi sono in salita questo martedì, mentre gli investitori si preparano a un’altra serie di utili trimestrali.
Al momento della scrittura i future Dow sono in salita di 59 punti o dello 0,7%, i future dell’S&P 500 sono saliti di 5 punti o dello 0,3% ed i {{8874|fututre Nasdaq 100}} solo saliti di 8 punti.
Gli investitori ascolteranno anche le dichiarazioni dei funzionari della Fed nei loro discorsi di questa settimana, con il membro del FOMC Michelle Bowman che parlerà nel corso della seduta.
4. Disoccupazione britannica in salita
Il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente nel trimestre terminato a febbraio, in salita al 3,8% dalla lettura di gennaio del 3,7%.
Si tratta del livello più alto dal secondo trimestre del 2022, e suggerisce che il mercato del lavoro del Paese, in piena crisi, potrebbe allentarsi.
Detto ciò, il tasso annuo di crescita dei salari per i tre mesi fino a febbraio si è attestato al 5,9%, ben al di sopra delle previsioni del 5,1%, e allo stesso livello del dato rivisto al rialzo di gennaio.
Ciò evidenzia il dilemma che dovrà affrontare Banca d’Inghilterra in vista del vertice di maggio per la decisione dei tassi.
5. Prezzi del petrolio in calo nonostante i forti dati sulla crescita cinese
I prezzi del greggio sono scesi martedì, cedendo parte dei recenti guadagni nonostante una crescita economica più forte del previsto in Cina [vedi sopra], il più grande importatore di greggio al mondo.
Al momento della scrittura, i future WTI sono in calo dello 0,3% a 80,59 dollari al barile, mentre il contratto Brent è sceso dello 0,3% a 84,50 dollari al barile. Entrambi i benchmark sono in rialzo di oltre il 16% questo mese.
Oltre alla crescita del PIL cinese, altri dati hanno mostrato che le raffinerie del paese hanno lavorato 63,29 milioni di tonnellate di greggio a marzo, con un aumento dell’8,8% su base annua e il massimo storico per quel mese specifico.
La scorsa settimana l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha previsto una domanda record per il 2023, in gran parte basata sulla ripresa dell’economia cinese dopo l’abolizione della politica zero-COVID.
L’American Petroleum Institute pubblicherà le sue previsioni settimanali sulle scorte di greggio degli Stati Uniti nel corso della session; si prevede un calo previsto di circa 2,5 milioni di barili.