Investing.com - I future azionari statunitensi si muovono al di sopra della linea di demarcazione nell’ultimo giorno di scambi della settimana, mentre gli investitori digeriscono i nuovi dati sull’inflazione e guardano al futuro dei tassi di interesse della Federal Reserve. OpenAI starebbe pianificando la nomina di nuovi membri del consiglio di amministrazione, mentre il gruppo di intelligenza artificiale che sta dietro a ChatGPT deve affrontare un maggiore controllo normativo. L’attività manifatturiera cinese è rallentata per il quinto mese consecutivo a febbraio.
1. Futures in ampio rialzo
I futures sulle azioni statunitensi sono saliti venerdì, puntando a un’estensione dei guadagni registrati nella sessione precedente, alimentati dai dati sull’inflazione di questa settimana che hanno rafforzato le speranze di un taglio dei tassi di interesse a metà anno da parte della Federal Reserve.
Al momento della scrittura, il contratto S&P 500 futures è in salita di 9 punti (0,2%), i future Nasdaq 100 sono in salita di 65 punti (0,4%) e i future Dow restano invariati.
I principali indici di Wall Street hanno tutti chiuso in verde giovedì, con il benchmark S&P 500 e il tech-heavy Nasdaq Composite che hanno chiuso a nuovi massimi storici. Il blue-chip Dow Jones Industrial Average, invece, è salito dello 0,1%.
L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), un indicatore dell’inflazione strettamente monitorato dalla Fed, è diminuito come previsto a gennaio. La lettura ha alimentato le speranze che le pressioni inflazionistiche si attenuino nei prossimi mesi, dando alla Fed lo slancio sufficiente per ridurre i tassi a giugno.
2. OpenAI nomina i nuovi membri del consiglio di amministrazione - WaPo
Secondo quanto riportato giovedì dal Washington Post, OpenAI ha in programma di nominare diversi nuovi membri del consiglio di amministrazione a marzo, mentre si intensifica il controllo normativo sul beniamino dell’intelligenza artificiale.
La notizia del Washington Post arriva dopo che altri media hanno suggerito che la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti stava indagando se l’azienda avesse ingannato gli investitori durante il grande sconvolgimento dei suoi vertici a novembre, che ha incluso il brusco licenziamento e la reintegrazione dell’amministratore delegato Sam Altman.
In quell’occasione OpenAI ha rinnovato completamente il suo consiglio di amministrazione, rimuovendo il gruppo di amministratori che aveva tentato di estromettere Altman. È stato inoltre presentato un nuovo consiglio composto dall’ex presidente di Twitter Bret Taylor, dall’ex segretario al Tesoro Larry Summers e dall’amministratore delegato di Quora Adam D’Angelo.
Anche Microsoft (NASDAQ:MSFT), che è il maggior finanziatore di OpenAI, prenderà un posto di osservatore senza diritto di voto nel consiglio di amministrazione, ha dichiarato Altman.
3. JAB venderà 3 miliardi di dollari in azioni Keurig Dr Pepper
Keurig Dr Pepper (NASDAQ:KDP) (KDP) ha annunciato che il conglomerato europeo di investimenti JAB Holdings venderà fino a 100 milioni di azioni del produttore di bevande statunitense, secondo quanto dichiarato giovedì.
In un’operazione del valore di circa 3 miliardi di dollari al prezzo di chiusura più recente di KDP, una controllata di JAB sta cercando di scaricare poco meno di 87 milioni di azioni attraverso un’offerta secondaria. JAB ha inoltre concesso un’opzione a Morgan Stanley (NYSE:MS), sottoscrittore della vendita di azioni, per acquistare fino a poco più di 13 milioni di azioni. Si tratterebbe della più grande vendita secondaria di azioni di un gruppo quotato negli Stati Uniti dal 2022, come riporta il Financial Times.
L’amministratore delegato di JAB, Joachim Creus, ha dichiarato che i proventi della vendita consentiranno all’azienda, sostenuta dalla famiglia miliardaria Reimann, di mantenere il suo “obiettivo di leva finanziaria in linea con le nostre politiche finanziarie”.
“KDP continuerà ad essere uno dei nostri investimenti più importanti e ci aspettiamo di continuare ad essere un azionista di riferimento a lungo termine di KDP, con un livello di partecipazione pari o superiore al 20%”, ha aggiunto Creus.
4. L’attività industriale cinese rallenta a febbraio
L’attività delle fabbriche cinesi si è ridotta come previsto a febbraio, con scarso sostegno da parte della domanda più forte durante le festività del Capodanno lunare, mentre persiste la debolezza generale della seconda economia mondiale.
L’indice ufficiale dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero è stato pari a 49,1 a febbraio, secondo i dati forniti venerdì dall’Ufficio nazionale di statistica. Il dato è in linea con le aspettative e inferiore al 49,2 registrato a gennaio.
La lettura si trova ora nel territorio inferiore a 50, che indica una contrazione, da cinque mesi consecutivi.
Il settore manifatturiero cinese è uno dei maggiori motori dell’economia del Paese ed è al centro di una lenta ripresa post-COVID nell’ultimo anno. Negli ultimi mesi Pechino ha varato una serie di misure di stimolo monetario nel tentativo di sostenere la crescita. Ma finora hanno fornito un sostegno limitato e gli investitori chiedono ora a gran voce misure fiscali più mirate.
5. Prezzi del petrolio contenuti
I prezzi del petrolio sono rimasti sottotono negli scambi europei di venerdì, in quanto il più ampio ottimismo del mercato sul fatto che l’allentamento dell’inflazione potrebbe convincere la Fed a iniziare a ridurre i tassi di interesse entro la metà del 2024 è stato compensato dai segnali di un aumento delle forniture.
I prezzi sono rimasti perlopiù in una fascia di oscillazione dopo che i dati hanno mostrato una produzione statunitense da record e un’elevata produzione da parte dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC), che hanno entrambi segnalato che i mercati petroliferi globali potrebbero non essere così stretti come inizialmente previsto.
Il prezzo del petrolio Brent con scadenza a maggio è rimasto per lo più invariato a 81,94 dollari al barile, mentre il greggio West Texas Intermediate è sceso dello 0,2% a 78,14 dollari al barile al momento della scrittura.
Entrambi i contratti si avviano a chiudere con dei rialzi settimanali dopo il forte calo della settimana precedente. Sebbene i prezzi del petrolio abbiano registrato alcuni guadagni nel mese di febbraio, sono rimasti in gran parte tra i 75 e gli 85 dollari al barile fino ad ora nel 2024.