Investing.com – Gli utili corporate saranno al centro dell’attenzione degli investitori questa settimana, mentre in Europa la crisi politica italiana ed energetica continuano ad essere i temi principali. In questo contesto, la Banca Centrale Europea, nella riunione che terminerà giovedì, approverà il primo rialzo dei tassi in oltre un decennio. Ecco cosa c’è da seguire questa settimana sui mercati finanziari:
1. Draghi-bis?
Mercoledì il premier italiano Mario Draghi tornerà in Aula per rimettere al Parlamento il destino del suo governo, dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di non accettare le dimissioni dell'ex BCE da capo dell'esecutivo giovedì.
Come successo alla Camera, anche al Senato il Movimento 5 Stelle ha deciso di non partecipare al voto di fiducia sul disegno di legge Aiuti poi approvato a larga maggioranza da parte dell'Aula. Il Dl conteneva oltre 20 miliardi di finanziamenti a imprese e famiglie.
Dopo lo scossone di giovedì, i mercati si sono riassestati con spread tornato in area 220 punti e Btp 10 anni al 3,4%. Per il FTSE MIB si prevede un avvio in positivo di 170 punti (+0,8%) sul +1,8% di venerdì. In rialzo anche i future delle altre principali piazze europee.
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2. Lagarde & Putin
Giovedì sarà un giorno molto importante per il futuro dell'Eurozona. La BCE aumenterà i tassi per la prima volta oltre 10 anni, come già anticipato dalla presidente Lagarde, per cercare di mettere un freno ad un'inflazione che nel blocco ha registrato nuovi record (IPC).
Dalla Russia, invece, potrebbe arrivare la decisione di interrompere i flussi di gas diretti alla Germania tramite il Nord Stream 1, in fase di riparazione dal 11 luglio ma con molti punti interrogativi circa la sua riattivazione. Lo stop da Mosca priverebbe Berlino di uno dei più importanti canali di approvvigionamento energetico, in in momento in cui l'inflazione e i costi dell'energia hanno raggiunti livelli mai visti visti in decenni.
Gli altri Paesi europei, tra cui l'Italia, hanno visto una continua diminuzione dei flussi di gas nei giorni scorsi. Fatto che, aggiunto al possibile stop di Gazprom (MCX:GAZP), ha portato i diversi governi europei a mettere a punto un piano di emergenza energetico e accelerare i piani di diversificazione energetici.
3. Titoli Blue-Chip
Il 2022 è stato l’anno della ripresa dei value e diversi grandi titoli blue-chip rilasceranno gli utili questa settimana.
Bank of America Corp (NYSE:BAC) e Goldman Sachs Group Inc (NYSE:GS) rilasceranno gli utili domattina chiudendo la tornata delle grandi banche dopo JPMorgan (NYSE:JPM) e Citigroup Inc (NYSE:C).
Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) e Novartis (SIX:NOVN) AG ADR (NYSE:NVS) rilasceranno gli utili martedì; entrambi i titoli hanno avuto una buona performance quest’anno.
Attesi anche gli utili di Philip Morris International Inc (NYSE:PM) (giovedì), Union Pacific (NYSE:UNP) (giovedì), American Express (NYSE:AXP) (venerdì), HCA (NYSE:HCA) (venerdì) e Schlumberger (NYSE:SLB) (venerdì).
4. Utili tech
Le aspettative si sono ridimensionate per molti big tech che rilasceranno gli utili questa settimana e gli investitori si chiedono se il peggio sia passato.
Netflix (NASDAQ:NFLX), che rilascerà gli utili martedì, è un esempio perfetto dopo il crollo di quasi il 70% dall’inizio dell’anno: la peggiore performance dell’S&P 500. Gli investitori cercheranno di capire la direzione futura del titolo.
Snap (NYSE:SNAP) rilascerà gli utili giovedì dopo la chiusura, avendo fatto da canarino nella miniera di carbone del digital advertising, potrebbe avere ancora un grande effetto sul resto del mercato.
Tesla (NASDAQ:TSLA) rilascerà gli utili mercoledì e sarà sotto i riflettori dopo il calo trimestrale delle consegne.
Twitter (NYSE:TWTR) rilascerà gli utili venerdì mattina; il titolo sarà molto seguito sebbene non ci sarà una conference call per via dell’acquisizione sospesa da Elon Musk e non ci sarà alcun impatto sulla battaglia legale contro Musk.
5. IPC britannico, occupazione e sviluppi sul nuovo premier
Nel Regno Unito per mercoledì è atteso il report IPC, mentre per martedì sono attesi i dati sull’occupazione. Dati positivi sull’occupazione e/o sull’IPC metterebbero ulteriormente pressione alla BoE sull’aumento dei tassi nel prossimo vertice che si terrà tra tre settimane.
Ovviamente, la lotta all’inflazione sarà uno dei compiti principali per il nuovo Primo Ministro, dopo le dimissioni di Boris Johnson per via degli scandali che hanno colpito lui e altri membri del gabinetto. Il nuovo leader dei Conservatori, e quindi nuovo Pm, verrà annunciato il prossimo 5 settembre. Al momento, è in testa nelle preferenza l'ex Cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak.
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