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Giorgetti: sul debito temo i mercati, con rialzo tassi 15 mld in meno per manovra

Pubblicato 19.09.2023, 14:55
© Reuters.
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Investing.com - "Certamente per chi è indebitato l'aumento dei tassi non è stato positivo, noi abbiamo un debito per cui lo spread di tassi di interesse rispetto all'anno scorso fa sì che la manovra di bilancio sia stata portata via dalla rendita finanziaria. Se i tassi fossero rimasti quelli dell'anno scorso, o di due anni fa, avremmo avuto 14-15 miliardi in più da mettere sul fisco, ma non ci sono più e si farà più fatica. Si farà più fatica ma si fa”.

Ha commentato così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, l’effetto delle politiche monetarie Bce sulla prossima legge di bilancio.

Intervenuto a Roma durante il convegno “Le buone leggi. Semplificare per far ripartire l'Italia”, il numero uno di Via XX Settembre ha approfittato per fissare le priorità del Governo in vista di una manovra che per forza di cose dovrà essere prudente visto il peso del debito italiano. “A me non fanno paura le valutazioni della Commissione europea, ma quelle dei mercati che comprano debito pubblico. Io tutte le mattine mi sveglio e ho un problema: devo vendere debito pubblico e devo essere accattivante per convincere la gente ad avere fiducia”.

A chi gli chiede a che punta sia la legge di bilancio, Giorgetti dice di aspettare la settimana prossima quando sarà pronta la Nadef, l'aggiornamento al Documento di economia e finanza redatto ad aprile. “Come sempre le richieste da parte dei partiti e dei ministeri sono ben al di là delle possibilità ma un certo punto si tira la linea e il bilancio deve quadrare. A breve il Parlamento sarà chiamato ad approvare il 'numeretto' di deficit che sta sotto la linea in sede di Nadef e che dobbiamo presentare in Europa, perché i dati del 2024 saranno oggetto di un sindacato particolare”, ha spiegato il ministro ai giornalisti presenti al convegno.

Del resto, a livello europeo i tavoli aperti tra Bruxelles e Roma sono parecchi. Oggi il Governo italiano ha incassato l'ok del Consiglio Ue alle variazioni apportate dall’Italia ai target per la richiesta della quarta rata del Pnrr. Il piano modificato riguarda 10 misure, tra cui spiccano le modifiche relative a Superbonus, infanzia, industria spaziale e trasporto sostenibile.

Al centro dell’agenda Ue c’è poi la transizione ecologica su cui però “per essere autonomo e green occorre investire tanto come hanno fatto gli Stati Uniti”, altrimenti, ha esemplificato Giorgetti con una metafora, “è una battaglia in cui ti dai martellate sui…Ti dai le martellate là”.

Anche in quest’ottica, la priorità del Governo rimane la revisione del patto di stabilità. “L'Italia chiede l'esclusione degli investimenti dal Patto di stabilità”, ha sottolineato il ministro durante l'evento di Roma. “Perché per un Paese come l'Italia, che ha 80 miliardi al minimo, purtroppo in continuo aumento, di Superbonus da pagare sul debito nei prossimi 3-4 anni e ha spese importantissime di investimento finanziate coi prestiti del NextGenerationEu, è matematicamente impossibile rispettare quella regola” che si vuole introdurre a livello europeo a partire dal 2024.

Per approfondire, leggi un articolo della nostra Academy: PNRR in sintesi: cos’è e come funziona.

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