Di Noreen Burke
Investing.com - Una serie di dati statunitensi insieme ai dati sull’inflazione della zona euro forniranno ulteriori indicazioni sul percorso a breve termine dei tassi di interesse. I dati PMI della Cina mostreranno come procede la riapertura della seconda economia mondiale dopo le festività del Capodanno lunare. I mercati azionari saranno all’erta visto il tono aggressivo della Fed e sono previsti ulteriori trimestrali del settore retail. Ecco gli eventi da seguire questa settimana.
- Macro Usa
I dati di venerdì, che hanno indicato una forte ripresa della spesa per consumi e accelerazione dell’inflazione, hanno aumentato le preoccupazioni per uno scenario economico di “non atterraggio”, in cui la forte crescita mantiene alta l’inflazione e spinge la Federal Reserve a mantenere i tassi più alti più a lungo.
Questa settimana gli investitori riceveranno nuove indicazioni sulla forza dell’economia grazie a una serie di dati, tra cui i report sugli ordinativi di beni durevoli, sulla fiducia dei consumatori e sulle vendite di case. I rapporti settoriali dell’ISM sul settore manifatturiero e dei servizi di febbraio saranno pubblicati rispettivamente mercoledì e venerdì.
I dati sulla fiducia dei consumatori di martedì potrebbero essere particolarmente interessanti, in quanto offrono uno sguardo sulle opinioni delle famiglie in merito alle prospettive economiche e alle aspettative di inflazione. Gli economisti si aspettano un aumento a 108,5 dopo il calo inaspettato dell’indice a gennaio.
Si prospetta una settimana tranquilla per gli interventi della Fed, con il principale momento di interesse rappresentato dal discorso del governatore Chris Waller sulle prospettive economiche, giovedì.
- Atterraggio duro?
Dopo una forte performance a gennaio, i titoli hanno subito una flessione questo mese, in quanto una serie di dati economici ha alimentato le aspettative che la Fed debba aumentare i tassi di interesse e mantenerli elevati più a lungo di quanto previsto in precedenza.
I principali indici di Wall Street hanno registrato il maggior calo settimanale del 2023 dopo le forti perdite di venerdì. Per la blue-chip Dow Jones Industrial Average il calo del 3% è stato il maggiore settimanale da settembre. Gli indici S&P 500 e Nasdaq Composite sono scesi rispettivamente del 2,7% e del 3,3%.
La presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, ha dichiarato venerdì che la Fed dovrebbe alzare i tassi di interesse più del necessario, se ce ne sarà bisogno, per tenere sotto controllo l’inflazione.
Ma se i dati dei prossimi giorni indicheranno che la crescita e l’inflazione rimangono solide, i mercati azionari e obbligazionari potrebbero scendere ancora.
- Inflazione area euro
Mentre è quasi certo un altro rialzo dei tassi di 50 punti base in occasione della prossima riunione della Banca Centrale Europea a metà marzo, ciò che accadrà oltre è ancora oggetto di dibattito, per cui i dati preliminari di questa settimana sull’inflazione della zona euro saranno tenuti sotto stretta osservazione.
I dati preliminari di febbraio di Germania, Francia, Spagna e Portogallo sono previsti per martedì e mercoledì, seguiti giovedì dal dato flash relativo all’intera area dell’euro.
Le pressioni sui prezzi si stanno allentando: il tasso annuo di inflazione nel blocco è sceso all’8,6% a gennaio dal 9,2% del mese precedente, ma l’attenzione rimarrà probabilmente sull’inflazione core, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energetici. L’inflazione core annuale dovrebbe attestarsi sul 5,3%, in linea con la lettura di gennaio.
Con un’inflazione ancora ben al di sopra dell’obiettivo del 2% fissato dalla BCE, è improbabile che i dati di giovedì plachino i funzionari falchi della BCE, che spingono per continuare ad aumentare i tassi in modo aggressivo.
- Cina
I dati PMI di mercoledì daranno agli investitori delle indicazioni sull’andamento della riapertura dell’economia cinese, con indicazioni iniziali che puntano a un rimbalzo dell’attività dei consumatori durante le festività del Capodanno lunare.
Dei dati positivi potrebbero ravvivare l’entusiasmo per la riapertura dell’economia, dove l’ottimismo sembra essersi spento. L’indice delle blue-chip CSI 300 è sostanzialmente piatto nel mese dopo aver registrato un’impennata del 7% a gennaio.
Nel 2022, la crescita della seconda economia mondiale è rallentata fino a raggiungere uno dei livelli peggiori in mezzo decennio, a causa dei rigidi lockdown e le misure contro il COVID-19, prima che Pechino abbandonasse la sua rigida politica di zero-COVID.
- Trimestrali retail
La settimana prossima i risultati degli utili dei rivenditori di alto profilo forniranno ulteriori indicazioni sullo stato di salute della spesa dei consumatori e sull’impatto dell’inflazione sui profitti delle aziende.
Il colosso della distribuzione Target (NYSE:TGT) presenterà i risultati prima dell’apertura di martedì. La catena di discount Dollar Tree (NASDAQ:DLTR), il rivenditore di prodotti scontati, e la catena di negozi di articoli per la casa Lowe’s (NYSE:LOW) presenteranno il loro rapporto prima dell’apertura di mercoledì. Giovedì Macy’s (NYSE:M) e Best Buy (NYSE:BBY) presenteranno le loro relazioni prima dell’apertura del mercato, mentre Nordstrom (NYSE:JWN) e Costco (NASDAQ:COST) pubblicheranno i risultati dopo la chiusura.
La scorsa settimana i risultati di Walmart (NYSE:WMT) e Home Depot (NYSE:HD) hanno indicato che gli acquirenti stanno riducendo le spese a causa dell’aumento dei prezzi.
Secondo le stime, le vendite di Target per lo scorso anno fiscale dovrebbero aumentare del 2,7%, ben al di sotto dell’aumento del 6,7% registrato da Walmart.
Lowe’s potrebbe risentire di una pressione maggiore rispetto al rivale più grande Home Depot , in quanto Lowe’s tende ad attirare un maggior numero di acquirenti amanti del fai-da-te rispetto a costruttori e appaltatori professionisti resistenti all’inflazione.
- Articolo realizzato con il contributo di Reuters