Avvio sotto la parità per i listini del Vecchio Continente, con gli investitori ancora preoccupati dalla stretta monetaria confermata da Powell a Jackson Hole. Per fronteggiare il caro energia sul tavolo ipotesi razionamenti
Le Borse europee iniziano in ribasso la settimana, dopo i decisi cali di venerdì, con gli indici che hanno chiuso in netto calo sulle parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che da Jackson Hole ha confermato la linea dura della banca centrale Usa nella lotta all’inflazione. A Milano il Ftse Mib apre a -0,91%, il Dax di Francoforte -1,00%, il Cac 40 di Parigi -0,99%, l’Ibex 35 di Madrid -1,04% e il Ftse 100 di Londra -0,70%. La Borsa di Tokyo sprofonda a -2,6%, con li investitori delusi dalla confermata stretta monetaria della Fed.
IN CALO IL PREZZO DEL GAS
Dopo la corsa record dei giorni precedenti, rallenta il costo del gas, che scende sotto la soglia dei 300 euro per megawattora (-15,6% a 286 euro per la scadenza di settembre, -11,1% a 308 euro per la scadenza di ottobre). Il petrolio sale, con il Brent scadenza ottobre che tratta a 101,24 dollari al barile (+0,25%), mentre il Wti di pari scadenza viene scambiato a 93,6 dollari al barile (+0,25%). In Italia pesa il caro bollette, con i partiti che chiedono al premier Draghi ulteriori misure e con la possibilità sempre più concreta di razionamenti...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge