Di Noreen Burke
Investing.com – I dati di mercoledì sull’inflazione USA saranno i dati più attesi della settimana, dopo il report di venerdì sull’occupazione che ha schiacciato le speranze di un rallentamento nell’aumento dei tassi da parte della Fed. Eventuali segnali di un non raggiungimento del picco dell’inflazione potrebbero mettere alla prova il rally recente dei mercati azionari USA. Intanto, la stagione degli utili volge al termine ed i dati di venerdì sul PIL britannico potrebbero indicare l’inizio di una contrazione dopo che la Banca d’Inghilterra ha segnalato che il Regno Unito potrebbe essere davanti a oltre un anno di recessione. Ecco gli eventi da seguire questa settimana.
- Dati sull’inflazione USA
L’inflazione ha deluso per mesi le aspettative di un calo, restando a livelli superiori di oltre tre volte l’obiettivo della Fed del 2%.
L’attenzione degli investitori sarà concentrata sui dati IPC, con gli economisti che prevedono un moderamento del tasso di inflazione all’8,7% a luglio dal 9,1% di giugno, l’aumento maggiore dal 1981.
Ma per l’IPC core si prevede un aumento mensile dello 0,5%, portando il tasso annuo al 6,1% dal 5,9% di giugno, sottolineando la difficoltà che incontra la Fed nel cercare di riportare l’inflazione in linea con il suo obiettivo.
I dati sull’IPP di luglio saranno rilasciati giovedì, insieme al report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, mentre l’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan verrà pubblicato venerdì.
- Interventi dalla Fed
Il Presidente della Fed di Chicago Charles Evans, il Presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari ed il Presidente della Fed di San Francisco Mary Daly rilasceranno delle attese dichiarazioni questa settimana.
Per gli investitori è molto importante capire se la Fed alzerà i tassi di 75 punti base per la terza volta consecutiva o se ridurrà gli aumenti
La governatrice della Fed Michelle Bowman ha dichiarato sabato che la Fed dovrebbe considerare ulteriori aumenti da 75 punti base per riportare l’inflazione in linea con gli obiettivi.
- Rally azionario USA alla prova
Questa settimana il rally dell’azionario USA potrebbe essere messo a dura prova.
Gli indici S&P 500 e Nasdaq hanno chiuso il mese di luglio con i maggiori aumenti percentuali mensili dal 2020, spinti dalle speranze che la Fed possa moderare l’aggressività degli aumenti dei tassi nella lotta all’inflazione.
Eventuali segnali del mancato raggiungimento del picco potrebbero pesare sulle aspettative riguardanti il futuro andamento dei tassi ed il particolare sulla possibilità che la Fed riesca a fermare l’aumento dei tassi all’inizio del prossimo anno. Tutto ciò peserebbe sull’azionario.
- Utili
La stagione degli utili prosegue e finora i report hanno sorpreso gli investitori in positivo: ll 78% dei report ha superato le aspettative di Wall Street, secondo Reuters.
Questa settimana il titolo di spicco sarà Disney (NYSE:DIS), che rilascerà gli utili dopo la chiusura dei mercati di mercoledì. Tra gli altri nomi che rilasceranno i report nella settimana: Take-Two (NASDAQ:TTWO), Palantir (NYSE:PLTR), Wynn Resorts (NASDAQ:WYNN), Six Flags (NYSE:SIX), Norwegian Cruise Line (NYSE:NCLH) e Spirit Airlines (NYSE:SAVE).
- PIL britannico
Il Regno Unito rilascerà venerdì i dati sul PIL relativi al mese di giugno ed i dati sul secondo trimestre. La Banca d’Inghilterra la scorsa settimana ha dichiarato di aspettarsi una recessione di 15 mesi per l’economia britannica.
La BoE ha previsto un picco per l’inflazione ad ottobre, al 13,3%, il massimo dal 1980, a causa dei rincari dei prezzi energetici dopo l’invasione russa dell’Ucraina e gli adeguamenti alla Brexit.
BoE ha alzato i tassi di interesse sei volte da dicembre.
- Articolo realizzato con il contributo di Reuters