Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 28 novembre.
1. Trump firma la legge su Hong Kong
Il Presidente Trump ha tradotto in legge l’ “Hong Kong Human Rights and Democracy Act”, che mette al centro della politica commerciale statunitense verso Hong Kong il comportamento della Cina durante le manifestazioni a favore della democrazia.
Il presidente ha firmato un’altra legge che vieta l’esportazione in Cina di armi per il controllo di massa come i gas lacrimogeni.
In risposta Pechino ha avvisato che prenderà delle “misure appropriate”.
Poche ore dopo la firma delle leggi Pechino ha rilasciato una comunicazione in cui chiede agli USA di non sottovalutare le capacità e le strategie a disposizione della Cina per proteggere la propria sovranità, sicurezza, crescita e i propri diritti.
2. Le borse di tutto il mondo temono un rinvio dell’accordo commerciale
I mercati azionari globali hanno risentito dei timori che il tanto agognato accordo tra USA e Cina possa essere ulteriormente rinviato.
L’Euro Stoxx 600 ha chiuso ieri ad un punto percentuale di distanza dal massimo storico degli ultimi 4 anni e messo, ma è sceso dello 0,2% all’apertura. Lo Shanghai Composite è sceso dello 0,5%.
Alle 6 AM ET (1100 GMT), i future Dow erano in calo di 83 punti o dello 0,3%, mentre i future S&P 500 erano in calo dello 0,2% ed i future Nasdaq 100 segnavano -0,3%. Tutti i mercati statunitensi sono chiusi oggi per la Festa del Ringraziamento.
3. Sterlina in salita, Conservatori vicini alla vittoria
Impennata sul mercato azionario britannico dopo pubblicazione del sondaggio YouGov che conferma il vantaggio dei Conservatori alle elezioni britanniche del prossimo mese.
La sterlina ha toccato il massimo di sei mesi contro l’euro, ma non è riuscita a salire ulteriormente contro il dollaro, contro cui resta sotto 1,3000. Il FTSE 100 è sceso dello 0,4%, mentre il FTSE 250 (più composto da aziende il cui volume d’affari è prettamente interno al paese) è salito dello 0,2%. Il rendimento dei Gilt a 10 anni è sceso di tre punti base a 0,63% per poi recuperare leggermente.
4. La Corte Suprema Indiana colpisce il settore delle telecomunicazioni
Uno dei mercati più importanti del mondo per le telecomunicazioni è andato nel caos dopo che la Corte Suprema Indiana ha stabilito che le aziende di telecomunicazioni dovranno pagare 13 miliardi di dollari in più di tasse al governo.
La sentenza renderà difficile sia a Vodafone (LON:VOD) che ai suoi competitor di sopravvivere in India senza aiuti dal governo.
5. Euro zona vicina alla ripresa
Arrivano segnali di ripresa della zona euro, dopo che l’indice sulla fiducia economica, che comprende fiducia della imprese e dei consumatori, è salito più del previsto, toccando quota 101,3 a novembre.
I dati preliminari sull’inflazione tedesca non hanno sorpreso negativamente i mercati, ma lo stesso non si può dire per i prezzi alla produzione in Italia, scesi al ritmo più veloce degli ultimi tre anni ad ottobre.