Di Geoffrey Smith
Investing.com - Brutto risveglio per i titoli di Stato europei che stanno trascinando con sé i mercati dopo le letture sull'inflazione in diversi stati membri, spegnendo le speranze per un rallentamento della politica restrittiva da parte della Banca Centrale Europea.
In Italia, i prezzi al consumo sono aumentati del 4,0% in ottobre, un'accelerazione notevole rispetto all'aumento dell'1,4% di settembre, che ha portato il tasso annuale al 12,8% secondo l'indice armonizzato dell'UE.
L'inflazione ha superato le aspettative anche in Francia, dove i prezzi sono aumentati del doppio rispetto allo 0,5% previsto, in parte a causa del lungo sciopero delle raffinerie del Paese, che ha fatto salire il prezzo dei prodotti petroliferi.
Anche i dati preliminari relativi ai maggiori Stati della Germania hanno suggerito che i prezzi sono aumentati di oltre l'1% su base mensile nella più grande economia dell'Eurozona.
Ancora una volta, il principale autore è stato il prezzo dell'energia, che è aumentato dell'8,5% rispetto a settembre nello Stato di riferimento della Renania Settentrionale-Vestfalia. L'Ufficio Federale di Statistica Destatis pubblicherà un dato preliminare a livello nazionale per la Germania venerdì prossimo.
Solo in Spagna c'è stata una sorpresa positiva, dove i prezzi sono aumentati di un modesto 0,1%.
I numeri hanno confermato l'avvertimento lanciato giovedì dalla presidente della BCE Christine Lagarde, secondo cui l'inflazione potrebbe ancora crescere nell'Eurozona, con gli effetti dell'impennata estiva dei prezzi di gas ed elettricità che si faranno sentire anche nelle prossime settimane..
In risposta, i rendimenti obbligazionari della regione sono saliti bruscamente, con gli investitori che sono stati costretti a rivalutare rapidamente la loro interpretazione della riunione della BCE di giovedì.
I mercati hanno preferito concentrarsi su un sottile ammorbidimento delle prospettive di ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della banca centrale di Francoforte, piuttosto che sull'ultimo aumento di 75 punti base dei tassi di riferimento della banca o sull'inasprimento delle condizioni del mercato monetario attraverso una modifica retroattiva sulle operazioni di prestito TLTRO.
Il governatore della banca centrale lituana, Gediminas Simkus, ha minimizzato qualsiasi suggerimento di una fine imminente della stretta, dichiarando a Bloomberg che è necessario un altro aumento "sostanziale" alla prossima riunione.
In Italia, il Btp a 10 anni sta rapidamente tornando verso il 4,2%, in germania l'omologo Bund rende il 2,1%, mentre in Francia l'OAT decennale è in rialzo al 2,696%.
L'EUR/USD perde lo 0,2% a $0,9944, mentre lo STOXX 600 cede lo 0,5%.