Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com - Con le principali banche centrali che terranno le rispettive riunioni di politica monetaria questa settimana, la variante Omicron che torna a spaventare il Regno Unito, e l'infinita battaglia di Erdogan contro i mercati, ecco le principali notizie di questo lunedì:
1. Omicron
Nuovi dati suggeriscono che la variante Omicron di Covid-19 è meno pericolosa della variante Delta, anche se è più trasmissibile. I dati dell'Istituto nazionale per le malattie trasmissibili del Sudafrica hanno indicato che la nuova variante ha la metà delle probabilità di causare malattie gravi, con i ricoverati che trascorrono meno tempo in ospedale rispetto al passato. Inoltre, solo il 3% dei pazienti Omicron è morto finora in Sudafrica, rispetto ai tassi di mortalità del 20% nelle ondate precedenti.
In Europa, il tasso medio di infezione settimanale in Germania è sceso di oltre il 15% dal picco del mese scorso, tuttavia l'Europa sembra destinata ad un Natale "in giallo" viste le molte restrizioni in atto nei principali Paesi.
2. Pound sotto pressione
Tra i Paesi più colpiti c'è ancora una volta il Regno Unito, con il premier Johnson che ha affermato che il Paese sta affrontando una "marea di casi Omicron" sopratutto nelle aree metropolitane come Londra.
Motivo, questo, che potrebbe spingere Downing Street a chiudere di nuovo le scuole, luoghi in cui la diffusione del virus è prevalente, dopo aver reintrodotto mascherine e distanziamento sociale la scorsa settimana. Inoltre, l'ex sindaco di Londra ha confermato la vittima legata ad Omicron, e ha precisato che "bisogna riconoscere la capacità di diffusione" invitando la popolazione alla dose booster.
Sulla scia degli sviluppi londinesi, il pound si consolida in area a$1,326 dopo aver toccato $1,322 nel corso della mattinata.
3. Gas alle stelle
I prezzi dell'energia In Europa restano sui massimi storici, rinvigoriti dalle tensioni Russia/Ucraina e dalle prospettive sulle forniture di gas. Il prezzo del gas olandese, ritenuto il benchmark europeo, sull'Intercontinental Exchange (NYSE:ICE) sono aumentati fino al +10% con i livelli di stoccaggio ai minimi da oltre cinque anni.
Il costo dell'energia sta incentivando l'utilizzo del carbone, il che a sua volta sta facendo salire il prezzo dei crediti per le emissioni di carbonio, aumentati di un altro 1,9% ad oltre $85 la tonnellata (96 $/t).
4. Crolla la lira turca
Continua la battaglia di Erdogan contro gli investitori, dopo che la banca centrale è intervenuta direttamente sui mercati per il quarto giorno di fila negli ultimi cinque nel tentativo di arginare l'instabilità della lira turca.
Il dollaro è salito fino a TRY14,619 dopo l'annuncio della banca centrale, con il +42% messo a segno nell'ultimo mese. Il nuovo ministro delle finanze turco ha ribadito il rifiuto del governo di tollerare costi di prestito più elevati, nonostante un'inflazione del 21%.
5. Borse
In una settimana centrale per i mercati finanziari viste le 17 (!) riunioni di politica monetaria in giro per il mondo, i futures indicano un Dow Jones in rialzo di 20 punti, il Nasdaq 100 in aumento di 65 punti e lo S&P 500 a +10 punti fresco di nuovi record messi a segno venerdì.
In Europa, il FTSE MIB guadagna lo 0,4% con Telecom Italia (MI:TLIT) in spolvero, il DAX è in rialzo dello 0,8%, il CAC 40 segna il +0,1%, mentre il FTSE 100 cede lo 0,3% appesantito dai titoli delle compagnie aree come IAG (LON:ICAG) ed EasyJet (LON:EZJ).