Molteplici incertezze continuano ad alimentare la prospettiva di una forte recessione globale nel 2023 e Enguerrand Artaz (Financière de l’Echiquier) ricorda come non siano rari i “bear market rally”
La flessione dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti e la prospettiva di una riduzione dei rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed) nei prossimi mesi hanno contribuito ad un rally delle asset class di rischio. Da fine settembre l’indice S&P 500 segna un rialzo del +15% e l’Eurostoxx 50 addirittura del 20% mentre i premi di rischio sui corporate bond sono ritornati ai livelli di aprile e i tassi a lungo termine sono calati in modo brusco.
IL RECENTE OTTIMISMO DEI MERCATI
“Il recente ottimismo dei mercati potrebbe trasformarsi in un compiacimento poco razionale” commenta Enguerrand Artaz, gestore di La Financière de l’Echiquier. Il riferimento è, per esempio, al forte rialzo degli indici azionari la scorsa settimana, in particolare negli Stati Uniti, dopo il discorso di Jerome Powell, sebbene il presidente della Fed non abbia fornito nuove informazioni. “Il numero uno della banca centrale USA si è limitato a confermare che il prossimo rialzo dei tassi sarà più contenuto di quelli precedenti, ovvero lo scenario di base del mercato che prevede, da diverse settimane, un ritocco più verso lo 0,50% che non dello 0,75%”, spiega il manager...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge