Di Alessandro Albano e Geoffrey Smith
Investing.com - Gli Stati Uniti lasciano l'Afghanistan dopo 20 anni, mentre l'UE alza il muro sui viaggi dagli Usa a causa dell'aumento dei contagi. Intanto in Cina aumentano le preoccupazioni per ripresa economica, mentre in Europa l'inflazione comincia a diventare un grattacapo per la BCE. Futures statunitensi timidi, mentre le Borse europee scambiano in negativo. Questi i principali market mover di martedì:
1. Addio a Kabul
Dopo 20 anni gli Stati Uniti lasciano l'Afghanistan. La guerra più lunga d'America è costata la vita a quasi 2.500 soldati statunitensi e a circa 240.000 afgani, e ha richiesto una spesa di circa $2.000 miliardi. Paradossalmente, il conflitto ha reso le milizie islamiche più forti del 2011.
Già iconica l'immagine scattata dall'esercito Usa con l'apparecchiatura per la visione notturna che ritrae l'ultimo soldato americano a salire a bordo dell'ultimo volo di evacuazione da Kabul: il maggiore generale Chris Donahue, comandante dell'82a divisione aviotrasportata.
2. La Cina rallenta, male i servizi
Le indagini PMI di agosto hanno indicato un rallentamento dell'attività manifatturiera cinese e una contrazione del settore dei servizi, entrambi a causa dell'aumento dei focolai Covid che hanno costretto le autorità cinesi a reimporre diverse restrizioni nel Paese.
Secondo il National Bureau of Statistics (NBS), l'indice manifatturiero PMI ha toccato un punteggio di 50,1 ad agosto, al di sotto dei 50,2 delle previsioni di Investing.com e dai 50,4 del mese precedente. Il PMI non manifatturiero è scivolato sotto la soglia critica dei 50 a 47,5 milioni dai 53,3 di luglio (minimi da febbraio 2020), con indice composito a 48,9 da 52,4 del mese precedente.
3. Inflazione supera target Bce, confermato Pil Italia
L'inflazione della zona euro è balzata ai massimi di 10 anni ad agosto, in contrasto con il nuovo obiettivo Bce e con l'impegno dell'istituto di ignorare un'espansione ritenuta transitoria.
Nei 19 paesi che condividono l'euro, l'inflazione è aumentata al 3,0% ad agosto dal 2,2% rilevato a luglio, oltre le attese del 2,7% e ben oltre il target della Bce del 2%. Secondo l'Eurostat, l'accelerazione è stata stimolata dai costi energetici, ma anche i prezzi dei prodotti alimentari.
Intanto, l'Istat ha confermato il dato del Pil del secondo trimestre 2021. Il Pil italiano è salito del 2,7% su trimestre confermando la lettura preliminare e del 17,3% su anno, come già indicato preliminarmente a fine luglio. La variazione acquisita per il 2021 è pari a 4,7%.
4. Futures piatti a Wall Street
L'azionario statunitense è visto sulla parità martedì, con la riduzione degli stimoli monetari che fa da sfondo agli scambi. Verso le 14:00 CEST. i futures indicano il Dow Jones in calo di 9 punti, l'S&P 500 di 1 punto, e il Nasdaq 100 a +10 punti.
Lo S&P 500 si avvia verso un altro mese in positivo (agosto) chiuso con l'ennesimo record, registrando un +20,7% da inizio gennaio. Una performance annuale come mai si era vista dal 1997. L'indice più ampio di Wall Street ha portato a casa il suo 53esimo record del 2021 lunedì sera chiudendo a 4.530 punti, e anche con una seduta in meno al conteggio mensile, sarebbe sufficiente per accodarsi al 21,4% messo a segno tra il gennaio e l'agosto di 24 anni fa.
Tra i titoli attenzione a Zoom Video (NASDAQ:ZM), crollato del 12% lunedì dopo aver previsto un ulteriore rallentamento della crescita dei ricavi. Le entrate sono cresciute "solo" del 54% su base annua nel secondo trimestre.
5. Eurolistini negativi
Le borse europee restano sulla strada per il settimo mese di guadagni consecutivo, ma scambiano in rosso nel primo pomeriggio. Gli analisti citati da Reuters si aspettano che i titoli europei restino intorno agli attuali livelli record fino alla fine del 2021.
Il DAX perde lo 0,2%, il CAC cede lo 0,4%, il FTSE 100 segna il -0,6% nella seduta post-festiva mentre l'Euro Stoxx 50 perde lo 0,2%.
A Milano, il FTSE MIB cede lo 0,2% con STMicroelectronics (MI:STM) che scambia sui nuovi massimi da fine giugno 2002 in scia del balzo dei tecnologici Usa. Tra le banche, UniCredit (MI:CRDI) è poco mossa mentre Monte dei Paschi (MI:BMPS) è in rosso frazionale. Seduta scandita dai pochi volumi, che superano di poco i 700 milioni di euro secondo i dati Reuters.