Sono state le affermazioni di Bill Gross, re delle obbligazioni, che la scorsa settimana su Bloomberg TV ha affermato che chi è rialzista su azioni ed obbligazioni si sbaglia, poiché entrambi
i settori sono sopravvalutati. Inoltre ha anche sottolineato, sempre più esperti ne concordano, come l'impatto dell'inflazione farà aumentare alla Fed il suo target dal 2% al 3%, aggiungendo che la banca centrale potrebbe prendere in considerazione la possibilità di interrompere i tassi se questo livello viene raggiunto.
Ma l'ex co-fondatore di PIMCO ha anche sottolineato che oggi il mercato, dove la curva dei rendimenti è invertita da oltre un anno, è tutt'altro che conforme ai precedenti storici.
Gross ha evidenziato l'importanza di tassi più elevati come segno di un'economia sana e segnalato un potenziale dei consumi dovuto all'aumento dei tassi reali e all'impatto dei passati programmi fiscali. Se visioniamo il rapporto tra tassi reali e multipli PE, la loro divergenza non è mai stata così ampia.
Passando alle azioni, l'Equity Risk Premium, cioè la differenza tra i rendimenti degli utili e i rendimenti obbligazionari, è ai minimi ventennali, indicando che le azioni sono troppo costose.
Pensando al futuro, crede che l'asset "migliore" siano gli energetici, per i loro interessanti rendimenti.