ZURIGO (Reuters) - Ubs ha riportato oggi un balzo del 99% dell'utile per il terzo trimestre, grazie all'andamento positivo dei mercati globali, che ha aiutato la banca a realizzare una forte performance nel settore dell'investment banking, insieme a un inaspettato aumento nei ricavi per le attività di gestione patrimoniale.
L'utile netto della prima banca di gestione patrimoniale al mondo, per il periodo compreso tra luglio e settembre, è aumentato a 2,1 miliardi di dollari, superando ampiamente le stime di 1,557 miliardi di dollari riportate dalla banca in base a un sondaggio di 22 analisti.
"I risultati per il terzo trimestre continuano a dimostrare che la nostra strategia ci distingue, mentre ci adattiamo costantemente e acceleriamo il ritmo del cambiamento", ha detto il Ceo Sergio Ermotti, al suo ultimo mese a capo della maggiore banca svizzera. Sarà sostituito a novembre da Ralph Hamers, ex Ceo di Ing .
"Sotto la leadership di Ralph, Ubs ha tutte le opzioni a disposizione per scrivere un nuovo capitolo di successo nella sua storia", ha detto in un comunicato.
Il forte balzo dell'utile segue una performance altalenante per il settore bancario statunitense, nel quale le banche concentrate sulle attività di trading sono emerse vittoriose, mentre le banche retail hanno subito danni a causa della pandemia.
La divisione d'investment banking di Ubs ha riportato un balzo dell'utile lordo del 268% durante il trimestre, grazie a un picco dell'attività di trading nei mercati azionari, compensando ampiamente una contrazione delle attività di consulenza.
L'utile proveniente dalle attività di risparmio gestito è aumentato di sei volte rispetto a un anno fa.
Nonostante commissioni ricorrenti, dipendenti dalla performance generale del mercato, e un cambio di clientela verso i fondi con minori margini, la divisione di gestione patrimoniale ha riportato un aumento del 18% dell'utile lordo, grazie agli alti livelli di transazioni da parte della clientela della banca, che aggiunge 10 miliardi di dollari in nuovi prestiti netti. Gli analisti avevano previsto una contrazione nella divisione principale di Ubs.
Gli asset gestiti dalla divisione sono aumentati a un massimo storico di 2.754 miliardi di dollari. Tuttavia, la raccolta netta è calata a 1,4 miliardi di dollari, a causa di una perdita di 4 miliardi di dollari, legata agli asset di un singolo cliente della regione Emea.
La forte performance delle attività di investment banking di Ubs segna un ironico biglietto di addio per Ermotti, che durante il proprio mandato lungo quasi un decennio ha ridotto radicalmente la divisione, aumentando invece i propri sforzi a servizio dei clienti più ricchi al mondo.
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)