Investing.com – L’euro di è staccato dal miinimo di 2 anni contro il dollaro USA questo mercoledì, in seguito alle dichiarazioni del membro del consiglio BCE Ewald Nowotny, ma la moneta unica è rimasta vulnerabile nel prospettarsi di un salvataggio spagnolo.
Il cambio EUR/USD ha è rimbalzato da 1,2054 il minimo della sessione per attestarsi a 1,2127, in salita dello 0,55%.
Supporto a breve termine a 1,2041, minimo di martedì e di due anni e resistenza a breve termine a 1,2143, massimo di lunedì.
Nowotny ha dichiarato che è sostenuta la tesi di dare al Meccanismo di Stabilità Europeo una licenza bancaria, che aumenterebbe il potere del meccanismo nel combattere la crisi della zona euro.
Il rendimento dei titoli a 10 anni è salito al 7,71%, al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine, nei timori sempre più crescenti di un imminente salvataggio a Madrid.
Ieri si è tenuto un incontro tra il governo greco ed alcuni rappresentanti dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale, allo scopo di rimettere in carreggiata il piano delle riforme in Grecia, nella speculazione di una possibile uscita del paese dalla zona euro.
I dati di ieri hanno mostrato che l’indice dell’attività manifatturiera tedesca è crollato al minimo di più di 3 anni, indicando che la principale economia della zona euro sta risentendo della crisi.
In un report, l’Istituto di Ricerca Ifo ha dichiarato che il suo indice sul Clima delle Attività è sceso a luglio a 103,3, dalla lettura di 105,2 a giugno, il cui dato è stato rivisto da 105,3.
L’euro è salito contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP che si stacca dal minimo di 3 anni e mezzo salendo dello 0,69% a 0,7831 e si è staccato dal minimo di 12 anni contro lo yen, con EUR/JPY su dello 0,62% a 94,85.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati sulla vendita di case nuove, nonché i report sulle scorte di greggio.
Il cambio EUR/USD ha è rimbalzato da 1,2054 il minimo della sessione per attestarsi a 1,2127, in salita dello 0,55%.
Supporto a breve termine a 1,2041, minimo di martedì e di due anni e resistenza a breve termine a 1,2143, massimo di lunedì.
Nowotny ha dichiarato che è sostenuta la tesi di dare al Meccanismo di Stabilità Europeo una licenza bancaria, che aumenterebbe il potere del meccanismo nel combattere la crisi della zona euro.
Il rendimento dei titoli a 10 anni è salito al 7,71%, al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine, nei timori sempre più crescenti di un imminente salvataggio a Madrid.
Ieri si è tenuto un incontro tra il governo greco ed alcuni rappresentanti dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale, allo scopo di rimettere in carreggiata il piano delle riforme in Grecia, nella speculazione di una possibile uscita del paese dalla zona euro.
I dati di ieri hanno mostrato che l’indice dell’attività manifatturiera tedesca è crollato al minimo di più di 3 anni, indicando che la principale economia della zona euro sta risentendo della crisi.
In un report, l’Istituto di Ricerca Ifo ha dichiarato che il suo indice sul Clima delle Attività è sceso a luglio a 103,3, dalla lettura di 105,2 a giugno, il cui dato è stato rivisto da 105,3.
L’euro è salito contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP che si stacca dal minimo di 3 anni e mezzo salendo dello 0,69% a 0,7831 e si è staccato dal minimo di 12 anni contro lo yen, con EUR/JPY su dello 0,62% a 94,85.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati sulla vendita di case nuove, nonché i report sulle scorte di greggio.